
Immediata la risposta dell’Italia all’attentato che ha colpito Nizza, provocando al momento – ma il bilancio è ancora provvisorio – 84 morti e decine di feriti. Se la prefettura francese ha invitato i propri concittadini a restare in casa, appena pochi minuti dopo l’attentato polizia e carabinieri hanno di fatto chiuso la frontiera di Ventimiglia e hanno iniziato a controllare ogni automobile che si è presentata al confine, sia ai valichi che si trovano sull’Aurelia sia a quello autostradale.
Anche dalla parte francese del confine, controlli a tappeto delle pattuglie della gendarmeria che hanno presidiato sia l’autostrada sia la litoranea all’altezza di Mentone. Massima allerta e centinaia di controlli anche nella zona di Bordighera, Sanremo e Imperia. Gli automobilisti che transitano in queste zone si sono ritrovati decine di uomini con giubbotti antiproiettile e mitra in pugno, i quali hanno controllato chiunque, prestando particolare attenzione agli arabi.
Le autorità italiane inoltre hanno sconsigliato di recarsi nella zona di Nizza per tutta la giornata di oggi e di attendere in ogni caso che rientri lo stato di emergenza proclamato dalla prefettura delle Alpi marittime. Questo vuol dire che centinaia di lavoratori frontalieri – che quotidianamente fanno la sponda con la Francia – rischiano di perdere la propria giornata di lavoro a causa del terribile attentato di Nizza. Nel frattempo anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha commentato – con poche parole sui social network – quanto avvenuto ieri sera: “Attacco terrorista a Nizza, decine di morti. Ormai le preghiere non bastano più, occorrono le maniere forti”.
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GM