Calais, clandestini in feroce lotta tra loro per entrare in GB

Disturbing moment bat-wielding Calais migrants stop terrified UK-bound trucker.

Calais è in questi mesi teatro di tristi episodi legati alla disperazione dei tanti migranti che dal nord della Francia cercano di raggiungere il Regno Unito clandestinamente. Nei giorni scorsi un camionista è stato costretto ad interrompere il suo viaggio verso l’Inghilterra per via di un albero abbattuto finito sulla carreggiata, un espediente per costringerlo a fermarsi da alcuni migranti armati di mazza da baseball, ripresi da delle telecamere di sicurezza. Il tutto è avvenuto appena all’esterno del porto di Calais. Ci sono stati dei casi in cui alcuni mezzi sono stati colpiti una volta che venivano rimessi in moto e l’espediente non andava a buon fine. I clandestini in pratica, distraendo il conducente, salgono di nascosto sul suo mezzo per guadagnarsi un passaggio sicuro verso la meta tanto desiderata.

Ma ci sono già stati degli scontri tra quelle che sono delle vere e proprie bande di clandestini e che fino ad oggi hanno fatto registrare un morto e 15 feriti gravi: i disperati lottano tra di loro per accaparrarsi i posti sugli automezzi. Si tratta in particolare di uomini provenienti da zone martoriate del mondo, principalmente il Sudan e l’Afghanistan, e che fanno uso di svariate armi contundenti come mazze, coltelli, bastoni appuntiti, in un clima di estrema violenza. Un uomo è morto dopo essere stato trovato coperto di sangue nei campi vicino al porto ed è morto in ospedale nonostante i soccorsi; si tratta di un 37enne originario dell’Etiopia. Tutto questo ha spinto le autorità locali a fare richiesta affinché venisse inviata sul luogo la polizia antisommossa.

Gli operatori umanitari di stanza a Calais parlando di un clima pesante, una vera e propria pentola a pressione pronta ad esplodere, con le forze dell’ordine francesi che adesso vigilano più attentamente. La situazione sembra essere migliorata dal punto di vista della sicurezza, ma si teme per i campi profughi circostanti, con l’obiettivo di raggiungere il tunnel della Manica che può sempre condurre ad episodi di violenza da parte di questi disperati. Tante sono le organizzazioni che offrono quotidianamente soccorso a quasi 9000 persone, uomini, donne e bambini, ma i clandestini lottano per tutto, dall’ottenimento di derrate alimentari ai posti offerti con metodi da strozzinaggio da parte di scafisti senza scrupoli.