
Mezzo milione di persone ha preso parte ieri alla tradizionale esibizione delle Frecce Tricolori, a Jesolo, trasmessa anche da Raiuno in diretta. Cerimonia un po’ dismessa, con la cancellazione della definizione air show e l’assenza del Pony 7 del capitano Luca Galli. Questi è infatti di Amatrice e dopo il terribile sisma che l’ha rasa al suolo è accorso nel suo paese di origine per dare una mano ai soccorsi. Così. i suoi compagni della Pattuglia acrobatica nazionale, l’unica al mondo a schierare 10 velivoli, hanno fatto una scelta importante: quel vuoto non andava rimpiazzato.
Lo slot di terzo gregario a sinistra è rimasto così vuoto in segno di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto, mentre i tanti presenti si chiedevano da cosa derivasse quell’imprevisto “buco” tra le figure inscenate dagli Mb339 . Lo speaker ha poi annunciato l’assenza di Luca Galli, svelando l’arcano, mentre nel finale le note del “Silenzio” hanno preso il posto della consueta “Turandot” e un’onda tricolore ha disegnato in cielo una sorta di abbraccio all’Italia centrale.
La commozione di Luca Galli
Subito dopo, è arrivato il collegamento da Amatrice con il capitano Luca Galli, già pilota di Tornado a Ghedi al 154° Gruppo del 6° Stormo, che non è riuscito a nascondere la commozione: “E’ stato un meraviglioso omaggio che ci dà speranza. La speranza che la mia terra torni come prima e che non sia dimenticata. Da qui ho sentito la forza dei miei compagni di volo, la loro energia, il loro cuore”. Non è mancata la solidarietà nei confronti degli abitanti di Amatrice, Accumoli e Arquata, con una raccolta fondi.
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GM