Terremoto: dieci giorni dopo, ancora cadaveri tra le macerie

Le macerie di Amatrice (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Le macerie di Amatrice (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Si scava ancora tra le macerie del territorio comunale di Amatrice, il più colpito dal terremoto che dieci giorni fa ha sconvolto il Centro Italia, e nelle scorse ore è stato individuato un altro corpo privo di vita. Si tratta di un cadavere sepolto sotto le macerie di Casale, una piccola frazione a poca distanza dal borgo nel reatino distrutto dal sisma. Non si conosce l’identità della vittima e serviranno probabilmente giorni per l’identificazione. Il corpo è stato individuato dagli uomini del nucleo Usar (Urban search and rescue) del Lazio tra i calcinacci di un’abitazione crollata. Sale così a 295 vittime il bilancio ufficiale del drammatico sisma.

Nel frattempo, è stato identificato uno dei cadaveri ritrovati tra le macerie dell’Hotel Roma di Amatrice, tra i simboli della tragedia del terremoto che ha colpito i Monti della Laga. Si tratta di Guerrino Pierelli, l’autotrasportatore jesino di 75 anni di cui si erano perse le tracce nella notte del sisma. L’uomo è stato identificato grazie all’esame del Dna e riconosciuto anche dai familiari, per via del pigiama che indossava. Quella notte era all’Hotel Roma con la moglie, che è stata tratta in salvo.

Nuova forte scossa nella notte

Intanto trema ancora la terra nel centro Italia, dopo il devastante sisma della notte tra 23 e 24 agosto di magnitudo 6.0, con decine di scosse di assestamento, la più forte delle quali – di magnitudo 4.3 della scala Richter – è stata percepita alle 3.34 con epicentro a quattro chilometri da Norcia e una profondità di undici chilometri.

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GM