Da tormentone a tormentata, il dramma di Tiziana

Tiziana Cantone (Websource/archivio)
Tiziana Cantone (Websource/archivio)

Se c’è una cosa che oggi, nel 2016, è diventato difficilissimo è sicuramente sparire o meglio cancellare le traccie della propria esistenza. Basta digitare il proprio nome e cognome su Google, infatti, per ritrovarsi dinanzi moltissime informazioni sul proprio conto disponibili facilmente a portata di mouse. Questo a tratti può risultare positivo, ma può causare anche dei seri problemi per chi compie un errore pesante e ora vuole solo essere dimenticato. Nei mesi scorsi aveva fatto decisamente scalpore il video di una ragazza, Tiziana Cantone, che veniva filmata mentre era intenta a tradire il ragazzo. Nella clip la giovane diceva una frase, che sarebbe presto diventata un tormentone del web: “Stai facendo un video? Bravo”.

Il video in brevissimo tempo è diventato virale e tra sfottò, parodie e meme, il web ha letteralmente catturato l’immagine di Tiziana trasformandola in un tormentone da ripetere all’infinito. Presto però quel tormentone per la ragazza si è trasformato in un tormento quotidiano, che ha raggiunto il suo punto più basso arrivando sull’orlo del suicidio. La ragazza ora ha richiesto al tribunale di Napoli di cambiare il proprio cognome. Il suo avvocato, Roberto Manzillo, inoltre, avrebbe citato in giudizio Facebook, Google, Youtube e Yahoo oltre alle persone che hanno diffuso la clip richiedendo “il diritto all’oblio”. Per ora, con un provvedimento d’urgenza, il tribunale di Napoli ha concesso a Tiziana l’uso di un nuovo cognome per permetterle di rifarsi una vita. La giovane subito dopo la diffusione del filmato aveva perso il lavoro ed era caduta in una profonda depressione, che l’avevano portata a pensare al suicidio. Ora la ragazza vuole provare a ripartire cercando di mettersi alle spalle questa triste storia, con la complicità del mondo del web.

Antonio Russo