I killer freddano un incensurato: forse troppo simile a un boss

Luigi Mattera (websource)
Luigi Mattera (websource)

Luigi Mattera, 43 anni, l’uomo ucciso dai killer a Varcaturo, nel comune di Giugliano, somigliava molto al boss Gennaro Longobardi, affiliato dell’omonimo clan, uscito da poco di galera. Peraltro, il 43enne, residente a Pozzuoli, viaggiava a bordo di una Lancia Y risultata intestata proprio alla figlia del boss, uscito dal carcere qualche mese fa e protagonista secondo gli inquirenti di una faida interna all’ormai ex clan Longobardi-Beneduce.

Questi, insieme ad altri fattori, come la pioggia caduta abbondante nei giorni scorsi, avrebbero tratto in inganno i killer, che hanno freddato per strada Luigi Mattera. L’uomo risulta incensurato, oltre a non essere affiliato ad alcun sodalizio camorristico, quindi la pista maggiormente battuta dagli inquirenti è che appunto la sua unica colpa potrebbe essere quella di essersi ritrovato nell’auto sbagliata al momento sbagliato. Si tratta di ipotesi che non trovano riscontro ufficiale tra chi indaga.

Confermato che l’agguato a Giugliano sia di matrice camorristica, gli inquirenti battono ora questa come altre piste per cercare di venire a capo di quanto accaduto. In macchina, Luigi Mattera, di professione imprenditore ittico, trasportava una cassetta di pesce pregiato ben confezionato al cui interno c’erano, tra l’altro, orate e seppie, che serviva forse a omaggiare qualcuno. Nelle scorse ore, ha preso corpo l’ipotesi che l’uomo avrebbe avuto a che fare, negli ultimi tempi, con alcuni esponenti della camorra, ma sembra comunque troppo poco per giustificare un omicidio così barbaro.

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GM