Ci sono libri che tra le pagine nascondo una sorta di incantesimo e quando uno li legge non può fare altro che esserne stregato. È quello che vi capiterà se prenderete tra le mani L’uomo che inseguiva i desideri di Phaedra Patrick, perché la storia è davvero incantevole.
Narra le vicende di Arthur Pepper, un uomo di 69 anni che, da un anno, ogni mattina, si sveglia alle sette e compie con esattezza gli stessi gesti del giorno precedente. Le sue azioni sono abitudinarie e ricorsive. Si veste seguendo un ordine preciso, mangia una fetta di pane tostato, poi alle otto e mezzo si mette a sistemare il giardino. Perché lo fa?
È l’unico modo che conosce per superare il dolore per la perdita dell’amata moglie, Miriam, dopo una vita passata insieme. Solo così gli sembra di poter fingere che lei sia ancora a casa.
Ma il giorno del primo anniversario della sua scomparsa, Arthur prende coraggio e decide di riordinare gli oggetti di Miriam. Nascosta tra gli stivali, vede improvvisamente una scatolina. Dentro c’è un braccialetto con dei ciondoli: una tigre, un fiore, un elefante, un libro, una tavolozza, un ditale, un cuore, un libro e un anello.
L’uomo sulle prime è perplesso; la moglie non indossava gioielli. Ma poi guarda con più attenzione e si accorge che su un ciondolo è inciso un numero di telefono, che Arthur non può fare a meno di chiamare subito. È l’inizio della ricerca e delle sorprese.
Seguendo i ciondoli Arthur compirà un viaggio che lo porterà su un’assolata spiaggia di Goa, a Londra da un famoso scrittore, in un’accademia d’arte dove è custodito un ritratto di Miriam da giovane, a Parigi in una raffinata boutique, in un castello della campagna inglese dove le tigri gironzolano in totale libertà, e in tanti altri luoghi che non aveva mai visitato. Un viaggio che gli farà scoprire una Miriam sconosciuta, ma che gli ricorderà che vale la pena sorprendersi ogni giorno, per tutta la vita e anche oltre.
Stiamo parlando di un libro che è stato un caso editoriale straordinario. Conteso in tutto il mondo, è stato venduto in oltre venti paesi. Come avrete capito, la trama è irresistibilmente deliziosa. È una favola piena di magia sul potere dell’amore e la gioia di stupirsi sempre, soprattutto per le piccole cose.
Infatti, ciondolo dopo ciondolo, simbolo dopo simbolo, Arthur rimetterà in gioco se stesso e inizierà ad avere molti dubbi sulla veridicità del suo matrimonio, ma alla fine comprenderà che niente potrà mai scalfire la memoria della sua amata.
Verrà a conoscenza di un passato del tutto inedito di Miriam che lo scombussolerà, ma che al contempo rafforzerà in lui quel sentimento così puro insito nella parte più tenera del suo cuore. Il suo è un viaggio formativo verso l’ignoto e la rinascita emotiva. Da orso diverrà parte integrante del mondo e inizierà a socializzare (persino con la sua vicina di casa Bernadette, una donna che lui reputa essere devota alle “cause perse”!) e soprattutto a vedere il bello dell’esistenza, nonostante i problemi e le difficoltà oggettive e sentimentali.
In sostanza, L’uomo che inseguiva i desideri è una narrazione profonda capace di rievocare a tratti la tenerezza del film Up e l’impianto fiabesco de Il favoloso mondo di Amélie; un romanzo costruito con grazia, teso a rammentare ai lettori che la vita è un dono, un miracolo, e che deve essere vissuta a pieno, ogni istante, con tutto il nostro bagaglio esperienziale, perché la nostra memoria è la summa dei nostri respiri: la linfa sacra della nostra felicità.
Silvia Casini
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