Baby mamma a 13 anni: prosciolto il “coniuge”, lei resta sola

Incinta (MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)
Incinta (MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)

Una ragazzina di appena 13 anni, accompagnata dal “coniuge”, entrambi di nazionalità cinese, oggi di 35 anni, partorì un bambino: era il 2013. Il personale del reparto di Ostetricia e ginecologia di Rovigo fece partire immediata la segnalazione alla Procura, che avviò tutti gli accertamenti del caso. E’ però emerso che entrambe le famiglie, sia quella della ragazzina, poco più di una bambina, che quella del giovane ultratrentenne, erano consapevoli della relazione tra i due, i quali peraltro già convivevano.

La giovane – interrogata poco dopo il parto – negò ogni violenza o pressione e anche l’indagato si dimostrò sempre molto sereno, confermando tutto l’accaduto. Nelle scorse ore, è arrivata la sentenza del giudice, il quale ha prosciolto da ogni accusa il cinese. Nel frattempo, però, la ragazzina è praticamente rimasta da sola: il suo bimbo le è stato tolto per essere dato in affidamento, mentre ai suoi genitori è stata tolta la patria potestà. Sarebbe scomparso anche il compagno ultratrentenne, per cui l’adolescente è stata trasferita in una casa famiglia.

Una storia inquietante, proprio come quella accaduta all’ospedale di Genova un paio di mesi fa, quando una ragazzina di 17 anni partorì e il Dna confermò il sospetto che il padre del bambino è il compagno della madre. L’uomo ha violentato la giovane e lei è rimasta incinta dopo uno dei tanti rapporti che lui le imponeva. In questo caso, il patrigno violento, un ecuadoregno di 50 anni, venne arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età della ragazza e dal rapporto personale.

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GM