
Nicola, madre del piccolo Joshua McCormack, ha condiviso nuove immagini dall’album fotografico di famiglia mentre lei e suo marito Kev affrontano l’inevitabile, triste destino insieme, sfogandosi contro il cancro che ha colpito suo figlio. Joshua, 5 anni, è affetto da tumore allo stato terminale al cervello e sua mamma ha condiviso queste immagini strazianti dalla raccolta di foto della famiglia dopo che le hanno detto che al bambino restavano solamente poche settimane di vita. Lo sfogo di Nicola è struggente: “Perché non potrebbe vivere almeno un altro anno o due da vivere insieme?”. Il volto sorridente di Joshua aveva conquistato il cuore di benefattori da tutto il mondo, che con le loro offerte hanno mandato in porto una campagna per permettergli di andarsi a curare in Florida, negli Stati Uniti, raccogliendo più di £ 20.000 in appena 24 ore. Ma all’inizio di questa settimana i suoi genitori devastati hanno rivelato che Joshua purtroppo è ormai troppo malato per poter affrontare il viaggio. Al bimbo, che vive a Whitworth, Rochdale, è stato diagnosticato un tumore maligno al cervello nel mese di ottobre dello scorso anno. Nicola nelle scorse ore ha postato un messaggio su Facebook per spiegare ciò che i medici di Liverpool hanno predetto: a suo figlio restano appena qualche mese o addirittura pochissime settimane di vita. La coraggiosa mamma scrive: “Joshua, mio caro ragazzo, sappi che io ti amerò sempre e che mi hai reso una persona migliore mostrandomi come amare qualcuno così tanto possa far male fisicamente. Mi dispiace tanto come la tua mamma non posso fare di più, ma la maggior parte di tutti sanno quanto io sia orgoglioso di te. Ho trovato la cartolina che ti ho scritto l’anno scorso al primo vero Natale della tua vita; vorrei soltanto che le mie parole potessero diventare realtà, per leggere ‘Mamma e papà sono così orgogliosi di te. Spero che tutti i tuoi sogni possano realizzarsi e che tu sia sempre così felice ed in buona salute. Grazie per aver dato alla mamma, al papà ed alla tua famiglia dal cuore spezzato così tanto divertente, felicità e risate questa estate. Questi ricordi resteranno nel cuore per sempre’. “Grazie per tutto il vostro sostegno mostrato a Joshua. Per favore, pregate per una lui ora, chiedendo nient’altro che la giusta pace. Non scriverò più nulla qui per un pò, adesso desidero solo trascorrere del tempo in famiglia, ma questo non significa che tutto il vostro sostegno non è stato apprezzato”. Ieri pomeriggio in un post su Facebook Nicola ha scritto che il cancro aveva “distrutto quel poco di felicità e conforto il mio ragazzo mi aveva lasciato”. E poi il tremendo interrogativo: “Cancro maledetto, non potevi darci almeno un altro anno o due? Come sapevamo, niente dura per sempre. La mente di Joshua adesso non ha più il sopravvento: è frustrato, infelice e forse addolorato. Per quanto lui provi a combattere, attraverso voi ci stiamo accorgendo di come il male che lo sta consumando poco a poco dentro non gli conceda nemmeno una piccola pausa. Come può qualcosa di tanto male che esiste da tanto non essere fermato dopo anni ed anni di cosiddetta ricerca?”. Poche settimane dopo la diagnosi Joshua ha subito una delicatissima operazione di vita o di morte per rimuovere il tumore. I suoi genitori hanno detto che la probabilità di farcela erano solo del 50%, ora ce l’ha fatta ma è iniziato l’estenuante percorso della chemioterapia. Il trattamento però lo ha gravemente provato ed i medici hanno detto che non sarebbe stato in grado di continuare, consigliano alla famiglia di portarlo a casa e di godersi il loro tempo insieme, pur lasciando accesa una piccola speranza che consta di un processo di immunoterapia negli Stati Uniti, che sarebbe costato £ 200.000. Una campagna di raccolta fondi è stata lanciata all’inizio di quest’anno da amici, famiglia, la comunità ed anche tanti sconosciuti, radunati insieme per contribuire a raccogliere il denaro necessario, ed un gruppo è stato creato su Facebook per far sapere del loro progresso. Ma poi all’inizio di questa settimana Nicola ha scritto un post straziante ringraziando le persone per le loro donazioni e per l’aiuto. Purtroppo per Joshua era troppo tardi.
S.L.
(Websource/Mirror.co.uk)