
Ancora una volta un kamikaze si è fatto esplodere durante una festa di nozze ad Hassakeh, nel nordest della Siria. A renderlo noto l’Osservatorio per il diritti umani e un’agenzia di stampa curda, Hawar, che hanno spiegato come i morti sarebbero almeno 14, ma si tratterebbe di un bilancio che potrebbe salire. A confermarlo anche il sindaco della città Zaal Al-Ali, il quale ha rilevato come le vittime dell’attentato suicida sarebbero 22, e 33 le persone ferite. La provincia di Hassakeh è in larga parte sotto il controllo dei curdi, ma sono frequenti nella zona attentati dell’Isis. Alcune fonti parlano di una donna kamikaze, ma le milizie curde Ypg hanno precisato che potrebbe anche trattarsi di un ordigno lanciato tra le persone e non di un attacco suicida.
Un mese e mezzo fa, un attentato durante il ricevimento di un matrimonio a Gaziantep, non lontano al confine con la Siria, ha causato decine di vittime, una cinquantina, delle quali metà sono bambini. L’autore della strage, ha ammesso il governo turco, sarebbe un baby-terrorista: “Aveva tra i 12 e i 14 anni” ha spiegato il premier turco Erdogan ai giornalisti, proseguendo: “Durante la festa di nozze, un attentatore suicida tra i 12 e i 14 anni si è fatto esplodere o è stato fatto esplodere con un comando a distanza e i primi indizi lasciano supporre che si tratti di terroristi dell’Isis”.
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GM