Asya, morta per una diagnosi sbagliata: i giudici hanno deciso

Asya Bosco (foto dal web)
Asya Bosco (foto dal web)

Sono accusati di omicidio colposo, sostituzione di persona, esercizio abusivo della professione medica e violazione dei sigilli dello studio già sequestrato perché teatro di una precedente morte infantile sospetta, il pediatra Angelo Coronella e la moglie, Ersilia Pignata, maestra di musica che si sarebbe spacciata a sua volta per medico. Sono accusati di aver provocato la morte di Asya Bosco, la bimba di Giugliano curata per un’infiammazione ma che invece era affetta da un cancro che l’ha uccisa nel 2014. Il processo inizierà il prossimo 25 novembre.

“Aveva un tumore e ci dicevano: datele la Tachipirina. Un angelo, giocava nonostante le sofferenze. Poi un giorno disse: mamma basta medicine”, avevano denunciato i genitori di Asya Bosco, mentre la perizia tecnica del professor Luigi Cipolloni aveva parlato di “colposa sottovalutazione della sintomatologia e omissione degli approfondimenti diagnostici”. La procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco, ha quindi chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per la coppia, ai domiciliari da giugno scorso e, solo di recente, scarcerati e sottoposti al divieto di dimora in provincia di Caserta. 

Il pediatra e la moglie sono già stati condannati nel dicembre 2013 per una vicenda analoga, quella della piccola Patrizia Vassallo, che aveva sette mesi e un addome “ipersviluppato” visibile a occhio nudo, ma secondo la falsa dottoressa questo era causato da cattiva alimentazione. La bambina venne visitata ai primi di aprile, poi ai primi di maggio, il ricovero d’urgenza al Santobono e l’intervento, poche ore dopo, per un tumore. Il decesso era avvenuto a distanza di qualche ora, ma da quel che si apprende la piccola poteva essere salvata: aveva un lipoblastoma benigno, che non le venne diagnosticato.

 

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GM