Renzi blocca i soldi per gli immigrati

Matteo Renzi (Franco Origlia/Getty Images)
Matteo Renzi (Franco Origlia/Getty Images)

L’Anci ha consegnato una proposta al Viminale, quella di imporre l’accoglienza di 2,5 immigrati ogni mille abitanti ai comuni di dimensione media e 1,5 alle grandi città. L’idea sarebbe quella di spargere tutti gli extracomunitari che ogni giorno arrivano sulle nostre coste un po’ per tutto il territorio nazionale. La situazione, infatti, sta diventando insostenibile, sono già 145mila i migranti giunti sul suolo italiano nel 2016, il 5% in più rispetto all’anno passato.

Nei centri di accoglienza si contano già 165mila ospiti e nei prossimi giorni il dato è solo destinato ad aumentare. Presa coscienza della situazione quindi l’Anci, di comune accordo con il ministro dell’Interno Angelino Alfano stanno lavorando ad un piano per aumentare il numero di comuni che aderiscono al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). L’idea sarebbe quella di distribuire equamente il numero di immigrati all’interno del nostro territorio. Naturalmente per i comuni più grandi sarà previsto un numero inferiore di assegnazioni visto che già sono di per sé attrattiva per flussi migratori spontanei. Per ora la cosa è ancora in fase embrionale, i comuni chiedono allo Stato un contributo per ogni extracomunitario. Le spese dello Sprar, infatti, ricadono quasi integralmente (95%) a carico del governo, che a sua volta prende dai fondi europei previsti per le spese di accoglienza. In ogni caso i sindaci chiedono tra i 50 centesimi e 1 euro al giorno per ciascun immigrato ospitato, richieste che difficilmente verranno accolte. Il governo Renzi, infatti, ha già più di una volta rinviato i pagamenti agli enti che gestiscono i centri di accoglienza. I 900 milioni di euro previsti per pagare vitto e alloggio sinora sono stati bloccati da Palazzo Chigi. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sta cercando di portare il rapporto deficit-Pil fino a un massimo di 2,4%. L’obiettivo sarebbe quello di infilare le spese collegate all’accoglienza degli immigrati, ma tale manovra non sembra convincere il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici.

Antonio Russo