I profughi arrivano in città, la protesta finisce in tragedia

(Websource/archivio)
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Tragedia a Motta di Livenza in provincia di Treviso. Tutto avviene nel giro di pochi giorni in un’incredibile e tragica escalation di eventi non preventivabili. Il primo evento è l’apertura della pizzeria La Fenice in piazza a Malintrada nei locali dell’ex albergo “Dalle Nogare” da parte di Iulian Claudiu Diaconu, un cittadino rumeno da anni residente in Italia. Poi arriva la vittoria del bando della prefettura per l’accoglienza dei migranti e l’arrivo di 16 profughi pronti ad essere ospitati nelle stanze della struttura ricettiva. Da qui in poi la situazione inizia a precipitare. I cittadini di Motta non la prendono bene e inizia una veemente protesta con oltre 200 residenti che inscenano un sit-in di protesta contro l’arrivo dei migranti. Polemiche furenti che ovviamente coinvolgono anche Iulian e la sua scelta di usare i locali dell’ex albergo per questi scopi. A tutto ciò si aggiunge il sindaco Paolo Speranzon che si lamenta per non essere stato informato per tempo dal prefetto dell’arrivo dei migranti, chiedendo inoltre controlli sanitari ed un’adeguata vigilanza. Troppo per Iulian Claudiu Diaconu che crolla e decide di togliersi la vita impiccandosi ad una corda legata ad una trave di una delle stanze nel retro della sala. Sul posto sono giunti i Carabinieri della tenenza di Oderzo e della stazione di Motta insieme ai militari del reparto scientifico che hanno effettuato i rilievi all’interno della pizzeria per cercare di comprendere la dinamica del tragico evento.

F.B.