
Lo sciame sismico che non accenna a smettere, da agosto a oggi, sta preoccupando e non poco il centro Italia. Ieri sera le due scosse fortissime, la prima alle 19:10 del 5,4 di magnitudo e la seconda del 5,9 delle 21:18, sono state le più forti dopo quella di magnitudo 6 delle 3:36 del 24 agosto, che ha provocato 298 vittime tra il Lazio e le Marche. In questi due mesi, poi, tante piccole scosse dette di assestamento. Gli sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) hanno registrato ieri inizialmente un sisma di 5,4 gradi a una profondità di poco più di 9 km con epicentro nei monti Sibillini, al confine tra Umbria e Marche, parecchie decine di chilometri più a nord rispetto alla scossa principale di due mesi fa. E dopo questa, nell’ora successiva, circa altre 20 volte la terra ha tremato. Due ore più tardi, l’altra più forte, con epicentro nel piccolo centro di Ussita, con profondità 8 km.
Paolo Messina, direttore dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche, ha spiegato i motivi di questo nuovo terremoto: ”Un’ipotesi, se verranno confermate le prime informazioni, è che si tratti dell’attivazione di una nuova faglia, probabilmente legata verso Nord a quella che ha generato la scossa dello scorso agosto”. Insomma, questa nuova emergenza si può dire che, se proprio non era nell’aria, poco ci manca. Gli esperti, infatti, non avevano mai escluso la possibilità di nuove scosse, anche importanti. Già nel 1976, per esempio, in Friuli il terremoto del 6 maggio fu seguito in settembre da una scossa molto forte che provocò altri crolli e nuove vittime. Sempre però di magnitudo di qualche decimo di punto inferiore alla scossa principale, così come accaduto ieri. E attenzione, l’allarme non è cessato, come spiega Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): ”Il terremoto ha perturbato ulteriormente il volume crostale e nelle prossime ore sono possibili altre scosse perché quelle dell’ultimo sisma potrebbero sommarsi a quelle del proseguimento della perturbazione del 24 agosto”.
M.O.