Il marito: “Meglio così, non potevo rinunciare a lei”

(Websource/archivio)
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Nicola Amadu, panettiere in pensione di 69 anni di Sassari racconta una verità agghiacciante: “Rinunciare a mia moglie, per me, non era pensabile. Io vivevo per mia moglie e non potevo accettare la sua decisione di separarsi. Meglio morta”. L’uomo avrebbe dato questa motivazione alle forze dell’ordine che continuavano a chiedergli perché avesse ucciso la moglie. Un pensiero sorprendente e orrendo allo stesso tempo.

Anna Doppiu, 64 anni, mercoledì sera aveva avuto una pesante discussione con il marito. Gli aveva detto, infatti, di essere stata dall’avvocato e che era pronta a divorziare. Nicola però a quel punto non ha più capito niente, ha massacrato di botte la moglie, dopodiché è andato nel capanno degli attrezzi, ha preso una tanica di benzina da 5 litri e l’ha svuotata su Anna e infine le ha dato fuoco. Subito dopo ha chiamato la figlia dicendole: “Vieni a vedere mamma come brucia”. La donna era addetta alle pulizie part-time nell’istituto per anziani “Casa serena”. Il giorno precedente era stata dall’avvocato, il legale le aveva chiesto di denunciare il marito, ma ciò non era stato fatto. Domani in carcere avverrà l’interrogatorio di garanzia, Nicola probabilmente si avvarrà della facoltà di non rispondere. Questo è il secondo caso di donna arsa viva, dopo il caso dell’anziana di Rovigo trovata morta nella propria abitazione.

Nicola Amadu (Websource/archivio)
Nicola Amadu (Websource/archivio)

Antonio Russo