
Un marocchino di 23 anni è stato arrestato nelle scorse ore per il tentato omicidio di una ragazza italiana di 26 anni, romana, con un passato borderline a causa del consumo di sostanze stupefacenti. Non è chiaro cosa sia effettivamente successo, né come aggressore e vittima si siano incontrati. Lei ha spiegato alle forze dell’ordine di essere stata abbordata dal marocchino alle 4,30 fuori da un locale in via Meda, a Roma, quindi il 23enne le ha chiesto 50 euro. Di fronte al diniego, l’avrebbe minacciata con un paio di forbici spingendola quindi su un autobus.
I due sono giunti a Porta Lodovica e qui hanno preso un taxi che li ha condotti in corso Italia dove la ragazza ha chiesto al tassista 50 euro con la promessa di ritornare subito dopo con 100 euro. L’uomo si è fidato, ha allungato la banconota e la coppia è scappata via, inseguita dal tassista, fino a quando questi ha dovuto desistere dall’intento di recuperare i soldi perché il marocchino lo minacciava con le forbici. Ha così chiamato la polizia e ha dato il via alle indagini.
Nel giro di breve tempo, il marocchino è stato individuato nascosto dietro un cespuglio in piazza Sant’Eufemia: aveva con lui i 50 euro e le forbici con la punta spezzata e sporca di sangue, che si è scoperto poi essere della ragazza, ferita al lobo, alla gola e all’addome. La 26enne, dopo l’aggressione, si è rifugiata all’interno di un portone in via San Senatore, dove è stata soccorsa dal custode, che stava portando fuori i bidoni della differenziata. Vista l’entità delle ferite, la ragazza è stata trasportata al Policlinico con ferite guaribili in 10 giorni.
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GM