“Ciao papà”, in un video le violenze sulla figlia di 5 anni

(Websource/archivio)
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L’inchiesta è partita per un fatto che apparentemente non c’entra nulla. Si trattava infatti della truffa riguardante la vendita di un telefonino. L’autore di questa truffa è proprio l’uomo protagonista dell’altra vicenda, quella ben più terribile della pedofilia. Infatti N.L., 42 anni, è considerato colpevole di aver obbligato la propria figlia fin dall’età di cinque anni ad avere rapporti sessuali con lui e di aver anche realizzato e detenuto una grande quantità di materiale pedopornografico. Per questo motivo è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Ostia. Dopo i primi sospetti e gli iniziali accertamenti la polizia ha effettuato una perquisizione a sorpresa presso l’abitazione del 42enne e nell’appostamento che l’ha preceduta l’ha colto sul fatto mentre in compagnia della figlia cercava di occultare un computer e parte del materiale pedopornografico, trasportandolo in un carrellino per la spesa. La bambina che ora ha 11 anni è stata affidata momentaneamente ad una vicina di casa e gli uomini sono così entrati in casa. Gli agenti si sono subito resi conto della gravità della situazione. Infatti in ogni stanza della casa c’erano sparsi ovunque e a disposizione evidentemente anche della bimba dvd e altro materiale pedopornografico. Inoltre tra i giochi della piccola è stato anche trovato un fallo di gomma. Visionando tutto quel materiale video la polizia ha trovato anche dei filmati nei quali la protagonista era proprio la figlia dell’uomo che in quella stessa abitazione era stata ripresa mentre aveva rapporti orali col padre. I due nel filmino incriminato fanno sesso in vario modo e sembra comprendersi che per lei quelle cose fossero ormai la normalità. Una tristissima e inquietante normalità. La piccola vittima che sarà ascoltata con la formula dell’audizione protetta, è stata affidata alla madre, separata dall’orco da oltre cinque anni. Il padre pedofilo è stato condotto in regime di isolamento presso il Carcere di Regina Coeli ed è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

F.B.