
Prosegue la sequenza sismica nel Centro Italia, dopo i devastanti terremoti del 24 agosto prima, con epicentro nella zona di Amatrice, che ha provocato quasi 300 vittime, e di fine ottobre poi tra Norcia e l’Alto Maceratese. Una nuova scossa di magnitudo 4.2. è stata avvertita a quattro chilometri da Accumoli oggi pomeriggio alle 15:43 a una profondità di 10 km. Dalla mezzanotte di oggi fino alle dieci del mattino si sono registrate una sessantina di scosse, tutte di lieve entità. L’evento di maggior rilievo si è verificato alle 10:04 con epicentro a due chilometri da Castelsantangelo sul Nera, una magnitudo 3.2 della scala Richter e una profondità di 8 km. Stamattina tra le 13.30 e le 14.00 invece si sono registrate due scosse di magnitudo 3.7 e 3.9 tra Fiastra e Acquacanina, sempre nell’Alto Maceratese.
L’altro ieri, tre sono state le scosse di magnitudo 3.4 e 3.3 registrate in appena un’ora e mezza. La prima si è verificata alle 16:57 con epicentro in provincia di Macerata, a tre chilometri da Monte Cavallo e sette da Pieve Torina e Visso, a una profondità di otto chilometri; la seconda qualche minuto dopo nel rietino, tra Accumoli e Amatrice, a undici chilometri di profondità; infine una nuova scossa di magnitudo 3.4 è stata avvertita nel maceratese, tra Ussita e Acquacanina, alle 18:23.Nei giorni scorsi, sono arrivate le parole del presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, il quale in un incontro con la stampa estera ha spiegato che la sequenza sismica nella zona potrebbe “durare a lungo” e “non si possono escludere nuovi eventi importanti. Abbassare la guardia può essere pericoloso”.
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GM