Un video, apparso su internet e che ha scatenato il dibattito sulla qualità dei servizi offerti alle persone in difficoltà, mostra il 53 enne Adrian Bill riverso su una sedia davanti alla tv mentre viene insultato e preso in giro dai membri dello staff dell’ostello in cui risiede. L’intervento della sicurezza non migliora le cose, anzi gli addetti infieriscono infilandogli della carta igienica nel naso. L’immobilità della vittima è dovuta ad un malore che non viene minimamente preso in considerazione da chi di dovere e l’uomo finirà per morire tra le derisioni di chi avrebbe dovuto salvargli la vita.
La scena è stata registrata da un reporter sotto copertura grazie ad una telecamera nascosta. Probabilmente lo staff dell’ostello presumeva che l’uomo fosse ubriaco e aveva dato il via allo “scherzo”, senza rendersi conto delle reali condizioni dell’uomo. La cosa peggiore è che l’addetto della sicurezza chiamato per assicurarsi della sua salute si affretta nel dire “sta respirando” e partecipa a sua volta agli scherni. Quando i paramedici sono arrivati sul posto era ovviamente troppo tardi per salvargli la vita. La vittima era stato in passato un poliziotto di tutto rispetto, omaggiato nel 1990 di un encomio per aver bloccato un criminale con in mano una pistola in pieno centro abitato. Era il poliziotto che chiunque avrebbe voluto intorno, coraggioso e premuroso. Le parole dei suoi ex colleghi e capi sono sulla stessa linea, apprezzandone le doti umane e professionali. La sua vita era stata però sconvolta dalla dipendenza da alcool e droghe, che l’aveva portato alla rovina e alla vita da senzatetto. Da questo episodio sicuramente verrà aperta un’indagine atta a sventare gli innumerevoli episodi di bullismo perpetrati negli edifici che ospitano persone in difficoltà e che passano ogni giorno sotto traccia.
https://www.youtube.com/watch?v=-Q9yflGrEnQ
C.C.
