
Secondo una ricerca pubblicata nel numero di novembre di “Icarus”, la rivista dell’International Journal of Solar System Studies, ci sarebbe vita su Marte. O meglio potrebbe essersi sviluppata. Sul pianeta rosso infatti è stata individuata una strana depressione e – sostengono gli scienziati – proprio lì potrebbero svilupparsi forme vitali. In questo nuovo recente studio, si vede la cavità, dalla forma simile ad un imbuto, che presenterebbe un ambiente caldo e ricco di componenti chimici. In sostanza, si tratterebbe dell’habitat ideale per lo sviluppo di microbi o altre forme di vita.
Spiega l’autore dello studio Joseph Levy, ricercatore alla University of Texas Institute for Geophysics: “Ci siamo concentrati su questo sito perché sembrava avere alcuni degli ingredienti chiave per ospitare vita: l’acqua, il calore, i nutrienti. Queste formazioni hanno catturato la nostra attenzione per la loro stranezza. Sono fratturate in maniera concentrica e danno vita ad una specie di oblò”. Già anni fa, nel 2009, quel cratere era stato paragonato ai grandi calderoni di ghiaccio dell’Islanda o della Groenlandia. Sul nostro Pianeta crateri simili si formano quando un vulcano erutta sul ghiaccio.
Il team di scienziati ha analizzato meglio le depressioni utilizzando strumenti all’avanguardia e immagini stereoscopiche: l’obiettivo era capire se tale cavità fosse stata generata dall’attività sotterranea di un vulcano o dall’impatto di un asteroide. Dalle analisi, si è sempre più convinti che si tratta di una cavità di origine vulcanica, il che vorrebbe dire che se lava e ghiaccio avessero interagito, all’interno si potrebbero essere sviluppati acqua e nutrienti chimici. Le ricerche proseguono ora in questa direzione.
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GM