Silvia, ecco il segreto della sua longevità

Silvia Mascarin (Websource/archivio)
Silvia Mascarin (Websource/archivio)

Silvia Mascarin vive ad Azzano Decimo, un piccolo comune in provincia di Pordenone ed è considerata una delle donne più longeve d’Italia con i suoi 105 anni. Rimasta vedova ormai più di 30 anni fa vive da sola e racconta il suo segreto per tenersi sempre in forma. L’anziana dice di mangiare 2 uova al giorno e di bere un litro di latte. L’ambito traguardo di aver raggiunto un secolo e un lustro è stato festeggiato in un’abitazione a pochi metri dalla casa natale dove vide la luce nel 1911.

Silvia si tiene in forma e cura molto il proprio corpo, si diverte a dare indicazioni ai passanti, va dal parrucchiere e pur di non abbandonare la propria femminilità l’anno scorso ha insistito con la figlia affinché l’accompagnasse a comprare delle scarpe con un po’ di tacco. L’anziana ha festeggiato il suo compleanno in compagnia dei 3 figli, i 6 nipoti e pronipoti, i vicini di casa, gli amici, l’assessore Roberto Innocente e il sindaco Marco Putto. Elena, una vicina di casa racconta: “Era tanto felice, non si aspettava tutta quella gente, dalla mattina alla sera. Suo figlio poi è arrivato a sorpresa dal Canada, dove vive. Silvia per non fare brutta figura aveva chiesto alla figlia di ordinarle in pasticceria dei pasticcini e una torta. Silvia vive, non sopravvive. Tiene molto alla sua autonomia e odia badanti e case di riposo: dice che non le può vedere e che lei si arrangia. Continua a vivere secondo la tradizione contadina: per tutta la sua vita ha lavorato nei campi, e ancora oggi raccoglie le verdure del suo orto, che fino a qualche anno fa coltivava da sola, mangia poco, soprattutto verdura e pochissima carne, e segue un ritmo di vita cadenzato. La sua giornata tipo comincia presto: è già sveglia alle 6.30 e scende in cucina a scaldarsi un uovo, per lo più alla coque, poi torna in camera e rifà il letto e alle 7.30 ha già aperto tutte le finestre per far entrare l’aria buona. Poi accende la stufa con la legna che qualche amico e le figlie le preparano accatastata sotto il portico. Sì, perché Silvia non ha voluto il riscaldamento in casa, si scalda solo con la stufa della cucina e non soffre il freddo. A metà mattina si prepara un’altra colazione, con un altro uovo e latte, e poi fa i lavori di casa, pulisce e riordina il cortile, guarda la televisione e legge. Adora i programmi di attualità e i telegiornali e poi commenta i personaggi o i fatti politici al pomeriggio, con le amiche ultranovantenni con le quali si incontra. Le piace leggere giornali o libri che parlano di Sant’Antonio. Il pranzo è presto, alle 11.45 al massimo, poi il riposino e un caffè: una bella moka da tre che le preparo io, perché lei fa fatica a stringere con forza gli oggetti. Cena presto e alle 22 circa è a letto, tranne qualche eccezione per stare in compagnia a mangiare anguria d’estate e castagne d’autunno”.

Antonio Russo