
Novità importanti per oltre 30 milioni di famiglie e imprese italiane che dovranno cambiare i contatori elettrici, con l’arrivo di quelli ‘intelligenti’ di seconda generazione. Con una delibera l’Autorità per l’Energia ha fissato i costi, che non dovrebbero portare ad aggravi in bolletta. Ovvero, i nuovi contatori, come quelli vecchi che ancora abbiamo tutti nelle nostre case, dureranno 15 anni e verranno pagati dagli utenti in bolletta, ma l’Autorità ha assicurato ‘tariffe di misura invariate’. In sostanza, ciò vuol dire che si continuerà a pagare quello che si sta pagando finora, ma i servizi saranno migliorati.
Questi nuovi contatori, smart meter di seconda generazione, sono simili a dei piccoli computer in grado di svolgere molte innovative funzioni. Ad esempio, tra le nuove opzioni disponibili, il cambio di fornitura più veloce, il superamento delle fasce orarie predefinite, la disponibilità di dati sul comportamento energetico per un maggiore risparmio. Grazie dunque a tutta una serie di innovazioni, si avrannpo dei clienti sempre più consapevoli e attenti a una maggiore efficienza energetica. Il cambio verrà avviato a partire dal 2017 e le aziende dovranno predisporre i piani di sostituzione e sottoporli all’esame dell’Autorità.
La palla passa ora a ogni società distributrice che dovrà comunicare all’Authority come intende procedere, anche attraverso la pubblicazione del piano sul proprio sito o l’organizzazione di una “sessione pubblica di presentazione” per dare risposte a quesiti e osservazioni. In ogni caso, vengono confermati i “già vigenti obblighi di separata rendicontazione di costi e ricavi relativi alle attività diverse dal servizio oggetto di riconoscimento tariffario e le norme di monitoraggio che consentano di trasferire ai clienti del settore elettrico eventuali benefici derivanti dalle sinergie con queste attività”.
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GM