Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ed il leader russo Vladimir Putin, hanno promesso di affrontare l’ISIS insieme dopo avere tenuto un colloquio telefonico. A meno di una settimana dall’elezione del miliardario, il Cremlino ha rivelato che Putin ha chiamato Trump ieri allo scopo di avviare dei negoziati e che questo è il modo migliore per affrontare il terrorismo. Il russo avrebbe detto di essere pronto per il dialogo con gli Stati Uniti “sulla base del rispetto reciproco, non intervenendo nei rispettivi affari interni”. Secondo l’agenzia di stampa del Cremlino, Putin e Trump hanno deciso di “incanalare i rapporti bilaterali in una cooperazione costruttiva per unire gli sforzi nella lotta al terrorismo ed all’estremismo internazionale e di continuare ad avere contatti per telefono oltre che a lavorare per incontrarsi di persona. E’ stata sottolineata l’importanza di creare una solida base per i legami bilaterali, in particolare sviluppando la componente commerciale-economica”, ha fatto sapere il Cremlino nella sua dichiarazione, aggiungendo che Russia e Stati Uniti dovrebbero “tornare ad una pragmatica e reciprocamente vantaggiosa cooperazione che affronti gli interessi di entrambi i Paesi, così come la stabilità e la sicurezza in tutto il mondo”.
I due leader manterranno contatti per telefono e cercheranno di incontrarsi dal vivo, dice la nota. Questa telefonata rappresenta un notevole cambiamento nelle relazioni tra le due forze mondiali, che sono stati ai ferri corti sotto l’amministrazione Obama. Trump si insedierà il 20 gennaio 2017, in sostituzione proprio di Obama, i cui rapporti con Putin sono diventati tesi su diverse questioni, tra cui la Siria e l’Ucraina. Il disgelo delle tensioni potrebbe avere implicazioni riguardo all’informatore americano Edward Snowden, il quale si trova in esilio a Mosca dopo aver trafugato dagli Stati Uniti e successivamente pubblicato online dei documenti top secret. In un comunicato l’ufficio di Trump ha dichiarato: “Il presidente eletto degli USA fa sapere al presidente Putin che egli non vede l’ora di avere un rapporto forte e duraturo con la Russia ed il suo popolo”. La risposta da parte sovietica riporta le congratulazioni di Putin a Trump per la sua elezione. Nel frattempo il comandante superiore dell’ISIS, Abu Omar Khorasani, ha detto che Trump è un “totale maniaco” che aiuterà la causa del gruppo terroristico. Khorasani, che risiede in Afghanistan, ha affermato che la vittoria choc del presidente eletto su Hillary Clinton aiuterà lo Stato Islamico a reclutare nuovi combattenti, in particolare i giovani in Occidente.
Gli estremisti hanno intenzione di utilizzare i commenti della campagna di Trump riguardo i musulmani come strumento di propaganda per sostenere le loro fila in Medio Oriente od ispirare gli attacchi all’estero. Ad un certo punto infatti, durante la sua campagna presidenziale, il candidato repubblicano ha auspicato il divieto per i musulmani di entrare negli Stati Uniti. La Reuters riporta le parole di Khorasani: “Questo uomo è un folle ed il suo odio totale verso i musulmani renderà il nostro lavoro molto più facile perché siamo in grado di reclutare migliaia di persone”. Trump ha promesso di spazzare via i gruppi radicali come l’ISIS durante la sua presidenza, anche se ha offerto pochi dettagli su come abbia intenzione di riuscirci. Nel loro colloquio telefonico Putin e Trump hanno parlato anche della lista dettagliata delle priorità politiche di alcune società internet statunitensi, tra le quali Facebook ed Amazon, inviata al magnate. Queste includono la promozione di una crittografia ancora più elevata, la riforma dell’immigrazione ed il mantenere le protezioni di responsabilità dai contenuti che gli utenti condividono sulle loro piattaforme. La lettera inviata oggi dalla Internet Association un gruppo commerciale i cui 40 membri includono inoltre Alphabet Google, Uber e Twitter, rappresenta un primo tentativo di riparare le relazioni tra il settore della tecnologia e Trump, che è stato quasi universalmente votato alla reciproca antipatia, a volte palesemente manifesta alla Silicon Valley durante la campagna presidenziale del nuovo presidente USA.
“L’industria di Internet resta in attesa di impegnarsi in un dialogo aperto e produttivo”, si legge nella lettera firmata da Michael Beckerman, presidente dell’Internet Association, e riportata dalla Reuters. Alcuni degli obiettivi politici indicati nel documento possono allinearsi con le priorità di Trump, tra cui il facilitare il regolamento sull’economia della condivisione, l’abbassamento delle tasse sugli utili realizzati dalla proprietà intellettuale ed il fare pressione sull’Europa affinché non eriga troppe barriere che limitino le aziende Internet in quel mercato. Altri obiettivi invece sono suscettibili di scontrarsi con il presidente eletto, che ha riservato numerose bordate contro il settore tecnologico durante la sua campagna. Si tratta del sostegno alla crittografia contro gli sforzi delle forze dell’ordine di avere l’accesso ai dati personali per indagini penali, confermando le recenti riforme dei programmi di sorveglianza del governo degli Stati Uniti conclusesi con la raccolta della maggior parte dei dati delle chiamate da parte dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale, ed il mantenimento di regole di neutralità della rete ai fornitori di servizi Internet.
S.L.