Berlusconi appoggia Renzi, centrodestra incredulo

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Berlusconi si arrende e nonostante la campagna referendaria sia nel pieno riconosce dei meriti a Renzi e lo indica come suo unico vero erede mettendo una parola fine pesantissima nella diatriba di questi giorni tra Salvini e Parisi per la leadership del centrodestra. Come dire: scannatevi pure, ma qui ci vorrebbe uno come Renzi, cioè uno come me. Berlusconi a proposito di un suo erede politico dice: “Spero che ci sia, finora questa scelta non mi si è presentata. Avevo puntato molto su qualcuno che poi addirittura è passato dall’altra parte (Alfano, n.d.r.). Altri personaggi hanno deluso. Di leader veri nella politica ce ne è uno solo, si chiama Matteo Renzi. Fuori dalla politica forse ce ne è qualcuno, ma dalla politica è stato buttato fuori”. E poi sulla questione Parisi chiarisce: “Io ho fatto solo una constatazione. In una coalizione i toni troppo accesi non servono, i personalismi sono deleteri. Né Parisi né chiunque altro può avere la guida della coalizione se gli altri membri non lo accettano. non era questo il ruolo di Parisi e che aveva cominciato a svolgere con il mio consenso. Era quello di raccogliere energie nuove. Lui ha detto sempre di non sentirsi di Forza Italia, quindi risponde lui delle cose che dice, mi auguro che vada avanti e che ci si possa ritrovare insieme: quelli che da tanti anni combattono con me e quelli che vengono dal mondo delle professioni. Dobbiamo rinnovarci senza rottamarci. Parisi può aiutarci in questa ricerca di persone nuove”. Infine su Salvini, che si è autocandidato a leader del centrodestra, dice: “Spero che la forza populista in Italia sia solo il Movimento 5 stelle e che la Lega possa assolutamente aderire ad una coalizione con noi. Con la Lega governiamo insieme tre regioni italiane e moltissimi comuni. Anche il caso di Padova – dove due consiglieri forzisti hanno fatto cadere la giunta a guida leghista – è legato a questioni locali e personali. Noi abbiamo sospeso i nostri consiglieri che sono passati alla sinistra: è un fatto spiacevole su cui non c’è stato alcun mio intervento”.

F.B.