La piccola affidata allo zio: in quelle ore viveva un incubo

(websource/archivio)
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La giovane mamma di una bambina di pochi anni si fidava del fratello, tant’è che non esitava ad affidargli la figlioletta, con la quale poi l’uomo trascorreva diverso tempo, portandola al parco giochi o a prendere un gelato. In realtà, dietro quelle attenzioni si nascondeva un attaccamento fin troppo morboso, a tal punto che quei momenti per la piccola si sono trasformati con il passare del tempo in un vero e proprio incubo. Mai infatti quella giovane donna si sarebbe aspettata che suo fratello fosse in realtà l’orco che abusava della sua piccola e che invece di portarla a passeggio si recava con lei in un casolare di campagna.

Qui avvenivano le sevizie e i ricatti: lo zio-orco la costringeva ad assecondare le sue richieste e a filmare dei video. “O fai ciò che ti dico, oppure li mostro ad i tuoi genitori”, era la minaccia insistente, continua, che poi col passare degli anni era diventata reale, perché la piccola, crescendo, si rendeva conto che dietro quei gesti non vi era nulla di innocente. I fatti sono accaduti a Bracigliano e sono andati avanti per tre anni, fino a quando la storia non è venuta fuori e lo zio materno è stato arrestato. Dopo un periodo in prigione, l’uomo è stato posto ai domiciliari a Baronissi, lontano dai luoghi frequentati dalla piccola. Infine, ieri per lo zio-orco è arrivata la sentenza, pronunciata al termine del rito abbreviato.

Il gup Stefano Berni Canani ha inflitto all’uomo, che ha oggi 50 anni, difeso dagli avvocati Massimiliano Torre e Simone Labonia, otto anni di reclusione. Inoltre ha riconosciuto alle parti civili, vale a dire la piccola vittima e i suoi genitori, rappresentati dall’avvocato Orazio Tedesco, anche il risarcimento dei danni da quantificare in sede civile.

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GM