Ecco le parole della mamma della povera Fortuna

La mamma di Fortuna con una foto della figlia (websource)
La mamma di Fortuna con una foto della figlia (websource)

Domenica Guardato, la mamma di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni violentata e poi uccisa barbaramente con un lancio nel vuoto dal terrazzo del palazzo dove abitava, nel Parco Iacp di Caivano, in provincia di Napoli, è stata avvicinata dai microfoni di Sky Tg24. La donna si trovava fuori dal Palazzo di giustizia di Napoli e ha rilasciato queste poche, ma significative dichiarazioni: “È duro guardare chi ha ucciso mia figlia”. E poi sempre riferendosi a Raimondo Caputo, in carcere perché accusato di essere l’orco che l’ha uccisa, ha aggiunto: “Dice di non essere stato lui? Secondo le prove della Procura è stato lui”. L’uomo è stato rinviato a giudizio insieme alla convivente Marianna Fabozzi, che è in carcere accusata di non aver impedito violenze sessuali contro una delle figlie. Il processo è iniziato l’8 novembre davanti alla Quinta sezione della Corte d’assise di Napoli. L’uomo, soprannominato Titò, aveva accusato dell’omicidio proprio la compagna: “Non sono stato io a gettare Chicca di sotto, è stata la mia compagna. L’altra volta non ho ricordato bene. Con tutti questi medicinali che mi danno, perdo i colpi. A gettare giù quella bambina sono state Marianna e la figlia. Ma non so dirvi ancora il motivo giusto. Forse perché tra Marianna e la mamma di Fortuna c’era amicizia solo in apparenza, ma in realtà la mia convivente non la poteva soffrire”. Intanto pochi giorni fa era emerso un nuovo testimone che ha raccontato in forma anonima a tv e giornali una versione diversa dei fatti: “Il punto dove si sarebbe schiantata la bambina non è quello dal quale sono partite le indagini. Io, una signora che quella mattina del 24 giugno del 2014 stava stendendo il bucato, un ragazzo che si trovava sul balcone di casa a fumare e un altro uomo, all’unisono, abbiamo notato che il corpicino di Fortuna, immobile sul selciato, era a quattro-cinque metri più a sinistra di dove è stata poi disegnata la sagoma dai carabinieri. La posizione del corpo era parallela al muro dell’Isolato, con la testa rivolta verso l’interno del cortile e i piedi”. Tra l’altro va sottolineato che il padre di Fortuna, Pietro Loffredo, poche ore prima che parlasse l’ex moglie, ha rilasciato dichiarazioni diametralmente opposte alle sue ribadendo la sua teoria: “Chicca non l’ha uccisa Caputo”. Secondo lui la bimba sarebbe stata ammazzata dall’ex compagno della sua ex moglie, Domenica Guardato.

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F.B.