
A tradirlo è stato proprio il suo successo. Era un massaggiatore gettonatissimo con centinaia di clienti, un via vai continuo nel suo studio che si trovava nell’appartamento al primo piano di un palazzo residenziale di Livorno. Inoltre aveva un canale Youtube molto seguito, tantissimi follower sui social network e non lesinava con la pubblicità: volantini, manifesti, campagna online. Si però qualcosa non andava. Il massaggiatore terapeutico che proponeva a tutti il suo metodo altamente innovativo in realtà era un abusivo che non aveva mai conseguito il titolo di studio necessario per diventare massoterapeuta. L’uomo, che si diceva capace di eliminare qualsiasi tipo di dolore articolare, era attivo da diversi anni in Toscana. Qualche tempo fa era stato già denunciato e poi condannato per lo stesso motivo, ma questo evidentemente non lo aveva fermato. Le indagini delle Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno coordinate dalla Procura della Repubblica lo hanno incastrato dopo numerosi appostamenti e indagini scrupolose. Quando gli agenti della Finanza si sono presentati nel suo studio hanno trovato “documenti attestanti la pratica di tecniche di massaggio aventi finalità terapeutiche, volte a dar sollievo a patologie quali cefalee, lombo-sciatalgie ed epicondiliti”. Tra il materiale sequestrato l’agenda coi tantissimi appuntamenti segnati e tutti gli strumenti del suo lavoro: pedali, cinghie per trazioni, fasce per contratture cervicali, unguenti e creme per massaggi. I suoi guadagni erano ragguardevoli. Per il suo tanto pubblicizzato “massaggio posturale manipolato” chiedeva 150 euro per la prima seduta, 120 per la seconda e 100 per le successive prestazioni. Il massaggiatore abusivo ora è indagato per esercizio abusivo della professione e nel frattempo è stato sanzionato dal punto di vista amministrativo per un totale di 12mila euro. Infatti aveva alle sue dipendenze due lavoratori privi di qualsiasi tipo di contratto.
F.B.