
Marco Falchi e Olivia Beatrice Grazioli, i genitori della piccola Aurora, fecero morire la loro bambina di soli 9 mesi di fame e stenti. Tantissimi gli elementi terribili in questa storia come le testimonianze dei vicini che sentirono il padre della piccola gioire e cantare pochi istanti dopo la morte della figlia o come il fatto che la coppia, che in teoria era poverissima, andò a comprarsi un’automobile nuova da circa 10mila euro lo stesso giorno in cui morì la povera Aurora. Oggi i due genitori, che dichiararono anche che non portavano la bimba dal pediatra per paura di dover pagare, sono stati finalmente condannati. I giudici della Prima sezione della corte d’Assise di Milano, presieduta Ilio Mannucci, hanno deciso per una condanna a 12 anni di carcere con l’accusa di maltrattamenti aggravati in relazione al decesso della piccola Aurora. Il pubblico ministero Cristian Barilli aveva chiesto una condanna più pesante: 20 anni di carcere per il padre e 16 per la madre. Nel farlo il pm aveva ricordato che “la sera della morte, Grazioli ha addirittura proposto di andare a mangiare una pizza in memoria della piccola Aurora e la mattina dopo il decesso, insieme al marito, ha fatto un bonifico di oltre 9.000 euro per acquistare un’automobile”. Va ricordato che le indagini appurarono che Aurora morì per un arresto cardiocircolatorio provocato da «grave disidratazione» e «iponutrizione cronica e acuta» e che oltre a non mangiare viveva anche in uno stato di degrado assoluto. Senza contare che al momento della morte pesava soltanto sei chilogrammi, con un rapporto tra peso e altezza al di sotto della media del cinquanta per cento e presentava piaghe, dermatiti, danni ai polmoni e una grave deformazione del cranio dovuta al fatto che i genitori la lasciassero sempre nella stessa posizione.
F.B.