La gioia di essere padre, poi l’incredibile verità

(websource/archivio)
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Un docente universitario ha raccontato del suo tormento dopo aver appreso che la moglie aveva usato lo sperma di un altro uomo per un figlio avuto con la fecondazione in vitro, che ha sempre creduto fosse il suo. Jonathan Grindon – così si chiama il prof – ha portato la moglie in tribunale dopo aver appreso l’inganno quando il bambino aveva già sei anni e ha ottenuto un risarcimento da 40mila sterline. Non ha però più alcun diritto su Timothy, questo il nome del bambino, oggi undicenne. Ha spiegato Jonathan Grindon: “Non c’è tormento più grande di un bambino che hai cresciuto e allevato completamente credendo che fosse tuo, il quale improvvisamente viene strappato dalla tua vita”.

“Sono stato la prima persona a tenere lui anche perché la mia ex moglie ha avuto un parto cesareo d’emergenza”, ha spiegato ancora il docente universitario che però ha dovuto constatare che i diritti a “essere parte della vita di quel bambino non esistono più, perché erano basati su una rete di bugie”. L’uomo aveva avuto in precedenza una vasectomia e anche la donna aveva problemi di fertilità. La donna era così andata in Spagna per ricorrere alla fecondazione in vitro, ma piuttosto che il seme del marito aveva utilizzato quello di un ex fidanzato.

Il bambino nasce nel 2005: sei anni dopo, Jonathan Grindon apprende la verità e denuncia la moglie: “Credo che Timothy non sia tuo figlio”, furono le parole della donna che poi gli raccontò quanto accaduto. L’uomo da una parte ha ottenuto il risultato di avere un risarcimento economico, ma contestualmente ha perso ogni diritto sul bambino.