Il pranzo di nozze si trasforma in una carneficina

(repertorio, AFP/Getty Images)
(repertorio, AFP/Getty Images)

Un’autobomba azionata da un kamikaze contro un matrimonio nella cittadina di Ameriyat Fallujah, nella provincia irachena di Anbar, ha provocato una carneficina, con almeno una quarantina di vittime. Lo riferisce al Jazira citando fonti della sicurezza, che parlano anche di sessanta persone ferite. Secondo altre fonti locali tra le vittime figura anche lo sposo, figlio di un leader tribale che combatte contro lo Stato Islamico. Successivamente, a confermare la matrice jihadista della strage, è arrivata la rivendicazione da parte dell’Isis attraverso l’agenzia Amaq. I matrimoni sono sempre più obiettivo “privilegiato” degli attacchi terroristici: a inizio ottobre, un kamikaze si è fatto esplodere durante una festa di nozze ad Hassakeh, nel nordest della Siria. A renderlo noto erano stati l’Osservatorio per il diritti umani e un’agenzia di stampa curda, Hawar, parlando di un bilancio iniziale di almeno 14 morti.

Qualche settimana prima, un attentato durante il ricevimento di un matrimonio a Gaziantep, non lontano al confine con la Siria, ha causato decine di vittime, una cinquantina, delle quali metà sono bambini. L’autore della strage, ha ammesso il governo turco, sarebbe un baby-terrorista: “Aveva tra i 12 e i 14 anni” ha spiegato il premier turco Erdogan ai giornalisti, proseguendo: “Durante la festa di nozze, un attentatore suicida tra i 12 e i 14 anni si è fatto esplodere o è stato fatto esplodere con un comando a distanza e i primi indizi lasciano supporre che si tratti di terroristi dell’Isis”.

 
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