
Il vescovo di Patti (Sicilia), Ignazio Zambito ha rilasciato una lunga intervista dove ha toccato vari temi d’attualità. La prima stoccata è subito per il premier, reo di aver appoggiato la Clinton: “Renzi? Poco prudente nell’aver parteggiato per la Clinton. Non si fa campagna elettorale con i soldi degli italiani. Mettere alla porta i migranti che non rispettano le nostre leggi”. Poi arriva puntuale la precisazione sull’elezione di Trump e su sue possibili preoccupazioni per il futuro: “No. Ha vinto la democrazia e va rispettato il voto. Ora Trump andrà giudicato in base a quello che realmente farà. Da un punto di vista strettamente cristiano sia la Clinton, che Trump fanno acqua da tutte le parti. Trump con tre matrimoni, la Clinton sostenitrice dell’ aborto. Tuttavia Trump si è dimostrato disponibile al rispetto dei valori non negoziabili, come la difesa della vita e questo mi pare buono. Vedremo”.
Zambito poi ritorna su Renzi e sul suo viaggio in America: “E’ stato poco prudente nell’aver parteggiato per la Clinton. Fossi stato un americano, non avrei gradito l’ingerenza nelle cose interne al mio paese di altro leader. In quanto al favore di Obama per la riforma costituzionale italiana, senza esprimere la mia idea e il mio voto che è segreto, dico che non si fa campagna elettorale andando all’estero con soldi degli italiani. Non mi pare che i motivi istituzionali fossero tanto stringenti e improrogabili”. Poi arriva lo spinoso tema degli immigrati e qui il vescovo si concede una risposta a metà tra la carità cristiana e la razionale lungimiranza: “E’ una scelta di carattere generale. Penso alla situazione italiana. La mia idea è che l’accoglienza e la solidarietà siano sempre doverose, senza alcuna discriminazione, questo è il dna del cristiano. Bisogna aiutare tutti quelli che sono nel bisogno. Però occorre farlo con chi è intenzionato davvero a rispettare le regole dello Stato nel quale va. Dove stra scritto che se un italiano va nelle terre di tanti migranti si adegua, e loro non osservano le leggi di qui in moltissime circostanze. Ho molti dubbi che tutti sfuggano da guerre o persecuzioni. La mia idea è che se un migrante si rifiuta di ottemperare alla legge o non da le impronte digitali va messo alla porta e non ci sta nulla di più pericoloso di lanciare messaggi tipo avanti qui c’è posto. Di questo passo, poco alla volta, in tante realtà dove si accettano più migranti di quanto sarebbe lecito in rapporto alla popolazione locale, saranno gli italiani ad integrarsi”. Infine, si confessa contento che Papa Francesco sia stato così aperto da concedere un’intervista all’ateo Scalfari, ma allo stesso tempo la cosa non lo entusiasma particolarmente.
Antonio Russo