
Ha ucciso il figlioletto insieme alla sua compagna ed è stata condannata, ma ha poi presentato ricorso e ora il tribunale le ha dato ragione, accogliendolo. La notizia choc arriva dal Regno Unito e non è che l’ultimo capitolo di un “caso” ben noto ai lettori di Diretta News: quello di Rachel Fee. La donna, 31 anni, si è opposta alla sentenza del giudice che la vede colpevole dell’omicidio del figlio, di soli 2 anni, con la complicità della compagna Nyomi. E ha annunciato che intende dimostrare ai giudici di avere solo una minima parte di responsabilità nell’omicidio del piccolo Liam. Ricordiamo che Rachel è stata condannata a 23 anni di carcere dalla Corte di Edimburgo, mentre la sua compagna dovrà scontarne 24 con l’accusa di concorso in omicidio.
La morte del piccolo risale al 2014, quando le due lo avrebbero torturato senza pietà fino a causargli un infarto. Il bambino è deceduto per il troppo dolore che era stato costretto a subire, e le tante lesioni sul suo corpo mostrarono subito evidenti e ripetuti segni di violenze e abusi. Inizialmente le due lesbiche, come riportano i colleghi del Sun, avevano cercato di depistare le indagini accusando una terza persona, ma messe alle strette hanno poi confessato e lo scorso luglio è arrivata la condanna. Ora però la madre del povero Liam, rea confessa, ha visto accolta, da parte dei giudici, la richiesta che sia rivista la sua posizione sul caso. La speranza è che, almeno questa volta, giustizia sia fatta.


EDS