“Io sindaco di un paese terremotato, lo faccio gratis”

Mauro Riccioni (foto dal web)
Mauro Riccioni (foto dal web)

Mauro Riccioni, primo cittadino di Gagliole, piccolo centro in provincia di Macerata che rientra nel cratere sismico, torna a far parlare di sé. Negli anni, infatti, il sindaco- che si dichiara ancora fieramente comunista – ha rinunciato insieme a tutta la sua giunta all’indennità prevista per il suo ruolo. Con quei soldi risparmiati, è riuscito a portare avanti per la sua popolazione iniziative come mensa scolastica gratuita per tutti i bimbi e assistenza domiciliare agli anziani gratuita.  Dopo le scosse di fine ottobre, infatti, Mauro Riccioni potrebbe ricevere un’indennità di carica raddoppiata ma ha già spiegato che ci rinuncerà.

Con un nuovo decreto legge che dovrebbe essere approvato dal Governo, sembrerebbe che i sindaci debbano avere l’indennità raddoppiata, quindi io riceverei 2600 euro al mese. Ovviamente rinuncerò anche a questa indennità e continuerò a fare il Sindaco gratuitamente”, sono state le parole di Riccioni a Fanpage. “Da quando mi sono insediato non percepisco l’indennità”, ha raccontato il sindaco, aggiungendo: “Tenuto conto che il telefonino aziendale me lo pago da solo, io rinuncio a circa 1.300 euro al mese”.

Mauro Riccioni non ha dubbi: “Rinuncio a quei soldi per il mio popolo, perché Gagliole è martoriata dal terremoto, ha 400 sfollati su 600 abitanti e deve rinascere. Noi dobbiamo riscoprire che la missione di un sindaco è una missione che se ti impegni come adesso 24 ore su 24, gestendo la fase del terremoto, tu in maniera stoica lo devi fare gratuitamente”. I sindaci dei piccoli comuni, conclude il primo cittadino, che “continuano a guadagnare 3-4mila euro al mese sono uno scandalo per l’Italia”. Per documentare la propria esperienza, Mauro Riccioni ha scritto anche un libro il cui ricavato andrà ad Angelo Licheri, l’uomo che nel 1981 tentò di salvare la vita al piccolo Alfredino Rampi, precipitato in un pozzo vicino Frascati.

TUTTE LE NEWS DI OGGI – VIDEO

GM