L’odissea dell’ex prof: “Ha lottato fino alla fine”

Lilia Agata Caputo (foto dal web)
Lilia Agata Caputo (foto dal web)

Due decessi in appena 24 ore a causa della meningite in Toscana: è toccato prima a una donna russa di quarantacinque anni che lavorava come colf e abitava a Firenze nella zona delle Cure. La badante, che non era vaccinata, era arrivata in ospedale già in gravissime condizioni, priva di sensi, ed è morta poco dopo. Poche ore fa, è morta invece Lilia Agata Caputo, ex insegnante di sessantaquattro anni, che era ricoverata da un mese all’ospedale di Livorno a causa della meningite. La donna, originaria di Rimini ma residente a Viareggio, è deceduta a causa di complicazioni legate a una vasculite cerebrale.

Dopo l’arrivo al pronto soccorso, un mese fa, Lilia Agata Caputo, conosciuta e apprezzata per il suo ruolo di insegnante, è stata quindi trasferita nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Livorno, dove la donna è giunta con un quadro clinico molto complesso e qui è stata presa in cura dallo staff del dottor Spartaco Sani.  Lo scorso anno, per finanziare la campagna pro vaccinazioni contro la meningite in Toscana i vertici locali delle Asl hanno rinunciato alla cosiddetta “indennità di risultato”, donando così tre milioni di euro sottratti ai propri stipendi.

Come noto, l’emergenza meningite in Regione è stata molto grave: 38 sono stati i casi accertati e sette i decessi nel 2015 e anche i numeri di quest’anno destano preoccupazione. Da qui, l’appello dell’assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi a “vaccinarsi a quanti rientrano nelle categorie per le quali la vaccinazione è indicata, e gratuita”. L’assessore ha aggiunto: “Io stessa mi sono vaccinata contro il meningococco C l’anno scorso, e voglio ricordare che il vaccino è l’unico strumento per proteggersi. Ricordo che la Regione ha prolungato la campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C fino al 31 marzo 2017”.

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GM