
Dopo alcuni giorni di relativa calma, torna la paura del sisma al confine tra Macerata e Perugia, il territorio più colpito dai devastanti terremoti del 24 agosto prima, con epicentro nella zona di Amatrice, che ha provocato quasi 300 vittime, e di fine ottobre poi tra Norcia e l’Alto Maceratese. Poco più di una ventina gli eventi sismici di magnitudo superiore a 2 rilevati dall’Ingv. Quattro sono state le scosse superiori a magnitudo tre, la più forte delle quali è stata registrata poco dopo l’una di notte, con epicentro a cinque chilometri da Norcia, magnitudo 3.6 e una profondità di 9 km.
La scossa è stata percepita in manieta nitida fino a Macerata e immediato è partito il tam-tam sui social network e su Whatsapp: “L’hai sentita o era solo una mia sensazione?”, una delle domande più comuni che si scambiano gli abitanti della zona. Intorno alle due e trenta, invece, ci sono state altre due scosse in rapida successione, rispettivamente di magnitudo 3.2 e 3.3, con epicentro la prima a sei chilometri da Norcia e la seconda a due chilometri da Ussita. Infine, poco dopo le sette, sempre nell’Alto Maceratese, è stata registrata una scossa di magnitudo 3.
Si tratta di fenomeni sempre più isolati e che non causano danni a persone o cose, ma l’incubo va avanti da tre mesi ormai e la gente del posto sembra essere davvero esausta. Intanto, per il terremoto si continua a morire; nei giorni scorsi si è registrata la vittima n. 299 del terremoto del 24 agosto: è morta la 74enne Franca Marchesi che era rimasta gravemente ferita nel crollo dell’Hotel Roma di Amatrice. La causa della morte è sindrome da schiacciamento. L’altro ieri è invece morto Remo Nori, un anziano di Ussita che dopo le scosse di fine ottobre aveva visto repentinamente aggravarsi le sue condizioni di salute.
TUTTE LE NEWS DI OGGI – VIDEO
GM