
Lo sbarco sulla Luna è senza alcun dubbio uno degli eventi più straordinari che siano mai capitati al genere umano. Dal 1969 ad oggi, la Luna e ogni genere di attività dell’uomo ad essa connessa sono state avvolte tanto dal fascino quanto dal mistero. C’è però un punto in comune tra tutte le spedizioni effettuate sul satellite che ruota attorno alla Terra. Un filo sottile che lega le esperienze di tutti i privilegiati astronauti che vi hanno messo piede. Stranamente, ogni uomo del cosmo – dai membri dell’equipaggio del celebre Apollo 11 ad oggi – ha riferito di aver visto dei misteriosi flash appena raggiunta la superficie lunare. L’evento è stato spiegato dal programma televisivo Nasa’s Unexplained Files, in onda sul canale britannico Science Channel: “Molti astronauti dichiarano di aver visto qualcosa di strano mentre si avvicinavano alla Luna”.
“Ho visto un flash e ho pensato: Ma era veramente un flash?”, ha affermato l’astronauta Alan Bean. Gli fa eco il collega Charles Duke: “Ho visto questi lampi, come se ci fosse una luce lampeggiante proprio davanti a me. Era come avere dei fuochi d’artificio negli occhi, era spettacolare”. La stranezza riguarda il fatto che gli astronauti hanno avuto questa “visone” tanto con gli occhi aperti quanto con gli occhi chiusi. In alcuni casi si è parlato di forti bagliori bianchi, in altri di blu o gialli. La cosa preoccupante è che gli astronauti hanno continuato a vedere questi lampi di luce anche una volta tornati a casa. Secondo gli scienziati, questi flash sono stati causati dai raggi cosmici che colpivano gli uomoni dello spazio. I raggi cosmici vengono definiti come “nuclei atomici altamente energetici, o altre particelle, che viaggiano nello spazio alla velocità della luce”.
L’analista del Dipartimento della Difesa, Nick Pope, ha spiegato che queste luci sono causate “dall’interazione delle radiazioni con il cervello ed il nervo ottico”. Gli ingegneri hanno preparato un esperimento per verificare se i raggi cosmici siano effettivamente la causa di questi bagliori negli occhi degli astronauti. Si tratta di una scatola nera a forma di casco, che gli astronauti possono indossare e che riesce a rilevare i raggi spaziali. Charles Duke ha indossato questo casco speciale nel corso di una missione lunare, ha chiuso gli occhi e ha iniziato a descrivere al resto del team i flash che stava vedendo. Nello stesso momento in cui Charles ha iniziato a vedere i lampi, il casco ha rilevato i raggi cosmici che passavano attraverso la sua testa. In questo modo la NASA è riuscita a svelare il mistero legato alle “flashing lights”. Non si tratta dell’unico mistero legato all’oscuro mondo dello spazio. Recentemente infatti, una stazione aerospaziale ha registrato il passaggio di quello che sembrava a tutti gli effetti un UFO. Il passaggio dell’oggetto misterioso, come si evince dal video, ha causato un’interruzione del segnale. L’universo dunque, sembra essere ancora ricco di sorprese.
S.L.