
Anthony Frost, 57 anni, dopo aver scontato dieci anni di carcere per aver arso viva l’ex fidanzata, Sarah Jane Dudley, è stato imprigionato di nuovo per fatti gravissimi. L’uomo era stato condannato per omicidio e incendio doloso in quanto nel 2004 diede fuoco alla casa della sua ex, mamma di due bambini. Emergono ora nuove accuse per aver commesso abusi su due ragazzine tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. A un’adolescente mise le mani intorno alla parte posteriore del collo e l’ha violentata; l’altra vittima di abusi sessuali invece aveva appena dieci anni.
Nei giorni scorsi, Anthony Frost, originario di Northampton, è stato nuovamente arrestato poiché è stato appunto dichiarato colpevole di aver violentato una ragazzina e aver abusato sessualmente di una bambina. In tutto dovrà trascorrere in carcere altri dodici anni. Il giudice Robert Egbuna, commentando le violenze alla più grande delle due vittime, ha sentenziato: “Questa è stata una cosa terribile da fare a una ragazza, era solo una bambina e tu hai voluto appagare te stesso con lei”. La giovane sostiene che “l’intero insieme di circostanze è stato un incubo per lei e si sveglia ancora ricordando quanto le è accaduto quando era una ragazzina”.
Dal primo episodio di violenza sono passati trent’anni, ma la giovane ha ancora gli incubi, mentre la seconda vittima di Anthony Frost era “una bambina simpatica e innocente” e anche lei rivive quei momenti a distanza di anni. Per una delle vittime, che si sono decise a denunciare Frost solo nel 2015, l’uomo è pericoloso e “ha la capacità di danneggiare gli altri”. Per quindici anni, infatti, la ragazza vittima di violenza ha dovuto fare ricorso agli antidepressivi.
GM