
Stanno aumentando in modo considerevole i casi di donne affette dal tumore orofaringeo, ovvero nella parte posteriore della bocca (base della lingua, palato molle, arco delle tonsille e la parte posteriore della cavità della bocca). Secondo gli studi clinici l’aumento sarebbe strettamente correlato al sesso orale, più precisamente ad un’infezione da virus a trasmissione sessuale (Hpv). A riportare la notizia è l’agenzia stampa spagnola Efe: l’argomento è stato dibattuto durante il 14esimo congresso annuale della Società spagnola di chirurgia orale, che si è tenuto a Malaga.
Secondo Daniel Torres Lagares, professore di stomatologia presso l’università di Siviglia la tipologia di donne affette da questa patologia sta cambiando: si tratta di donne giovani, che non bevono né fumano e quindi non rientrano tra i soggetti a rischio, ma che secondo lo studioso potrebbero aver contratto il virus Hpv proprio nel corso di relazioni sessuali orali.
In Spagna il 20 per cento dei cancri dell’orofaringe è associato al virus a trasmissione sessuale Hpv, anche conosciuto come Papilloma virus. In paesi quali Stati Uniti e Svezia il virus è stato riscontrato nel 70-90 per cento dei casi di tumore dell’orofaringe.
Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Community Dentistry and Oral Epidemiology, sia il sesso orale non protetto che l’elevato numero di partner sessuali sono stati identificati come fattori di rischio nello sviluppo dei tumori all’orofaringe originati dall’infezione del papilloma virus.