
Ai microfoni di ‘Chi l’ha visto?’ parla padre Gratien Alabi, il frate accusato di omicidio volontario per la morte di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa il primo maggio del 2014 da Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo. Esattamente un mese fa, il prelato è stato condannato a 27 anni di carcere. Il frate congolese è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio volontario e della soppressione del cadavere di Guerrina Piscaglia. Nonostante le tante ricerche e le numerose false piste seguite dagli inquirenti, non è mai stato trovato il corpo della donna, inoltre padre Gratien continua a professare la sua innocenza.
“Di chi era incinta Guerrina Piscaglia? Dello Spirito Santo? Io non ho mai avuto rapporti sessuali con lei”, ha detto il frate nel corso della trasmissione di Raitre, sostenendo che dietro le accuse a lui rivolte ci sarebbero motivi razziali: “Voi quando si tratta di stranieri siete bravi a tirare fuori le grinfie”. Padre Gratien Alabi è deciso nel sostenere la sua innocenza: “Ho detto chiaramente che non ho mai sequestrato nessuno, rapinato nessuno e assassinato nessuno”. Il prelato finì in manette nell’aprile 2015, mentre da tempo si rincorrono le voci che Guerrina Piscaglia fosse rimasta incinta, illazioni che da più parti sono sempre state fermamente smentite.
GM