
Ieri sera nei pressi dello stadio San Paolo di Napoli è accaduto un fatto increscioso testimoniato anche da un breve video girato col telefonino proprio dal protagonista di questa vicenda. Si tratta di un uomo che, resosi conto che un vigile urbano aveva parcheggiato la propria auto privata nel posto riservato ai disabili, gli si è avvicinato e gli ha detto: “Lei pensa di poter parcheggiare al posto degli handicappati? Me lo dica?”. Una breve frase che l’agente di polizia municipale non ha neanche fatto finire. Infatti il pubblico ufficiale, stando al racconto della vittima e a quanto si evince dal breve e concitato video, gli si è immediatamente avvicinato e gli ha rifilato uno schiaffo. Una sberla probabilmente non rivolta alla faccia del malcapitato, ma al cellulare con l’intento poi raggiunto di farglielo cadere per terra. Un gesto comunque inammissibile da parte di un vigile che la vittima dell’accaduto, Nicola Pasquino, spiega così in un post su Facebook: “Quando vedo un posto per disabile occupato da chi non ne ha diritto sono solito segnalarlo ad un vigile o agente di polizia che si dovesse trovare nelle vicinanze. In genere succede che il trasgressore si becca una bella multa. Stasera, invece, sono stato fin troppo fortunato ed ho potuto dire direttamente al proprietario dell’auto che si meritava una multa. E sì, perché il proprietario era proprio il vigile a cui mi sono rivolto. Il soggetto in questione (ritratto nel video in primo piano) – continua- lungi dall’imporre a se stesso il rispetto del codice della strada e ancor prima della civiltà, ha ovviamente rifiutato di farsi la multa, prima con la più classica delle scuse: ‘Se viene il disabile me ne vado’. Poi – insistendo io sull’aspetto etico e civico della questione – con un ‘io posso farlo e lei non mi può dire niente perché non è nessuno’. In genere evito il ‘lei non sa chi sono io’ (che è passibile di denuncia in quanto reputato intimidazione) e mi sono limitato a fotografare la targa dell’auto. Dopo essermi sentito apostrofare con epiteti che evito di riportare, il “signore”, infastidito dalla ripresa con la quale speravo di immortalare la sua aggressività, non ha deluso le mie aspettative e ha reagito come vedete nel video, non senza essersi divertito subito dopo, insieme al suo collega, a dire che lui non accettava lezioni di morale da me. Ah, dimenticavo: ha anche detto che non potevo riprenderlo e, se ascoltate bene, nel video dice anche che LUI avrebbe denunciato ME. Buona visione! PS: amici avvocati penalisti, datemi una mano: di quale reato si è macchiato l’agente? Io ne immagino almeno un paio…”.
Ecco il video incriminato:
F.B.