
È presente sui tavoli di mezzo mondo da tempo immemore e disseta gli italiani ormai dal 1989. Stiamo parlando naturalmente della birra Corona, protagonista involontaria della curiosa storia che vi stiamo per raccontare. Bionda, con una gradazione alcolica di 4,5 % e con una schiuma sottile ed evanescente viene bevuta preferibilmente dalla bottiglia, poiché la quasi assenza della spuma permette un’eccessiva ossigenazione della bevanda, alterandone il sapore. Antonino Fernandez, magnate della famosa birra messicana era natio di Cerezales del Condado, un piccolo villaggio della Castiglia e Leon. L’uomo ha salutato questa vita alla veneranda età di 99 anni, ma ai suoi parenti ha lasciato letteralmente una pioggia di milioni. Per la precisione l’eredità ammonterebbe intorno ai 198 milioni di dollari, da suddividere ai tanti nipoti e bisnipoti (Fernandez aveva 12 fratelli) presenti proprio nel vecchio borgo spagnolo. Il miliardario, nel 1973 era subentrato al fondatore dell’azienda produttrice della Corona, Pablo Diez. Negli anni passati in Messico però non si era mai dimenticato della propria città natale e attraverso alcune fondazioni aveva inviato dei soldi per finanziare l’asfalto delle strade, la costruzione di una chiesa e di un cimitero. Insomma un vero benefattore per il piccolo paesino iberico. L’uomo nel ’77 fu anche sequestrato da un gruppo armato comunista che inoltre lo gambizzò.
Antonio Russo