Hanno compiuto atti orribili nei confronti dei figli di lui

(websource/archivio)
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Una matrigna che ha aiutato il suo partner pedofilo a compiere stupri e abusi sui suoi figli ha descritto a una corte australiana quel periodo come ‘il momento migliore della sua vita’. La donna è stata giudicata colpevole di aiutare il marito negli abusi. I fatti sono accaduti a Port Augusta, Australia del sud. Oltre a essere violentati e sessualmente abusati, i due figli, un ragazzo e una ragazza, sono stati rinchiusi in gabbie, legati agli alberi e lasciati con le dita che sbattevano contro le porte dal padre sadico.

La Corte Distrettuale ha messo agli atti le dichiarazioni della donna che ha detto a uno psicologo dopo il suo arresto che il periodo in questione era stato “il momento migliore della sua vita”. Secondo l’avvocato della donna, quel commento era solo sarcastico: “Non è ovviamente il modo più appropriato per affrontare tali questioni, ma la mia assistita sembra affrontare lo stress e le difficoltà in un modo forse insolito, cercando di fare una battuta o ridere di queste cose”.

Ma il giudice ha ritenuto invece che quella osservazione ha dimostrato una totale mancanza di rimorso da parte della donna per gli orribili abusi sui suoi figliastri.: “Non vi è stata alcuna accettazione della sua condotta, e a mio avviso vi è molto poco spazio per la clemenza”. La donna è stata ritenuta così colpevole di aver aiutato il partner, condannato a sua volta per stupro e violenza. L’entità della condanna nei confronti della coppia – che non può essere nominata al fine di proteggere le identità delle loro vittime – si conoscerà il 6 dicembre prossimo, intanto il procuratore Amelia Cairney ha chiesto che la matrigna sia incarcerata per la sicurezza di tutta la comunità.

GM