
Notizia davvero toccante, quella che sconvolge l’ambiente calcistico di tutto il mondo. Durante una diretta televisiva, l’ex calciatore del Liverpool e Tottenham, oltre che del City, Paul Stewart ha ammesso di aver subito alcune violenze sessuali da parte del suo allenatore per quattro anni consecutivi. Oggi ha cinquantadue anni e stando a quanto riportato dal Mirror che per primo ha diffuso la notizia, Stewart dagli undici ai quindici anni ha vissuto un incubo che ha condizionato e cambiato per sempre il resto della sua vita. E artefice di tale violenza è stato proprio uno dei suoi allenatori, che lo ha adescato con la promessa di “farlo diventare una star”. E dopo aver compiuto la violenza, il mister ha obbligato il ragazzo al silenzio con la minaccia, in caso contrario, di uccidere tutta la sua famiglia. “Un giorno viaggiando in macchina ha cominciato a toccarmi. Mi ha spaventato a morte e non sapevo cosa fare. Ho provato a dire ai miei genitori di non farlo più entrare in casa, ma avevo solo undici anni”, ha raccontato l’ex giocatore, che è riuscito ad ammettere tra le lacrime quanto ha vissuto solo adesso, a quarant’anni di distanza. “Da allora è andato sempre peggio, abusando sessualmente di me e minacciando di uccidere mia madre, mio padre e i miei due fratelli se parlavo”, ha ricordato ancora.
A dar coraggio a Stewart a raccontare quanto accaduto sono state le altre storie di violenza nel mondo del calcio giovanile, che hanno visto coinvolti altri giocatori come Woodward, Walters, Dunford e Unsworth, che hanno accusato di molestie sessuali il proprio ex manager Barry Bennel, condannato in Inghilterra e Stati Uniti e ora a piede libero. Inoltre Stewart, con le sue parole, ha voluto spingere a denunciare quanti subiscono in silenzio il suo stesso dramma. “Spero che tutto questo aiuterà gli altri a superare le chiusure. E assicurare alla giustizia i protagonisti degli abusi. Io ora voglio essere in grado di dimostrare affetto, voglio cambiare e diventare un nonno modello con il mio primo nipote che è in arrivo”, ha ammesso infine, considerando quanto gli abusi subiti in età giovanile abbiano condizionato i suoi rapporti interpersonali con famiglia e con i figli.
BC