Scandalo RAI e Banca Etruria sui gettoni d’oro

gettoni-780x450Ad ogni chilogrammo di oro mancano all’appello 5 grammi del prezioso materiale. Poca cosa dite? Moltiplicate per migliaia e migliaia di gettoni, con chili e chili di oro il suddetto peso ed avrete un ‘furto’ milionario. A finire nell’occhio del ciclone sono i gettoni d’oro dati in premio ai giochi a quiz della RAI. A togliere il coperchio al vaso di Pandora è stato il programma Report, realizzata dal nuovo conduttore Sigfrido Ranucci. Tutto sarebbe partito dalla denuncia della concorrente di una trasmissione Rai che aveva ottenuto una vincita in gettoni d’oro (sono vietati i premi in denaro). La Zecca dello Stato, è risaputo, fornisce all’azienda radiotelevisiva pubblica i gettoni d’oro, comprando il minerale prezioso direttamente dallo stesso fornitore, anche dopo l’introduzione di una gara pubblica: Banca Etruria.

Per tramutare la vincita in denaro, però, denuncia Report, occorre superare due passaggi che ne decimano l’effettivo valore. Alla cifra ottenuta, infatti, vengono detratte le tasse, l’Iva, il costo del conio e la perdita fisiologica della fusione. Se poi si vuole cambiare i gettoni d’oro in moneta corrente, è possibile farlo sempre alla Zecca dello Stato. Anche in questo caso, però, vengono detratti la perdita fisiologica e il costo della fusione. Inoltre, sottolineano ancora Sigfrido Ranucci e Milena Gabanelli, chi vince premi non vede mai i gettoni d’oro: viene spontaneo chiedersi se essi siano stati effettivamente coniati e poi fusi. L’inchiesta ha portato il Poligrafico dello Stato ad aprire un’indagine interna e contemporaneamente presentare un esposto alla Magistratura.

Sempre secondo Sigfrido Ranucci per anni la Zecca avrebbe acquistato l’oro senza bando di gara. “Perché è la banca che ci fa il prezzo più basso“, puntualizza la Zecca, precisando che da un controllo di qualità effettuato (sul 20% dei lingotti) il materiale è risultato oro 999.

Il TG del giorno 28 NOVEMBRE 2016