
Controlli e attenzione massima dopo il sisma che ha colpito il Centro Italia. Gli studi realizzati dalla Sapienza-Università di Roma e dall’Enea si basano sulla microzonazione sismica della città di Rieti. In pratica si osservano i danni causati da un terremoto e nell’analisi dei territori colpiti, appunto, dal sisma. Lo studio ha evidenziato come siano presenti faglie attive e capaci proprio all’interno della città stessa, quella nella zona di Porta d’Arci, la periferia est della Città e l’area alluvionabile.
In un giornale locale, il geologo Massimiliano Menotti ha espresso sul suo parere sulla situazione: “Per una corretta prevenzione e per non generare allarmismo credo sia opportuno che le Autorità delegate per Legge (“Legge 3 agosto 1999 n. 265. Art. 12 – Sono trasferite al Sindaco le competenze del Prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamita’ naturali, di cui all’articolo 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n.996, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n.66.”) intervengano tempestivamente per illustrare la situazione di rischio sismico e geologico-idraulico che interessa il centro abitato della Città di Rieti, sulla base degli studi ufficiali condotti dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, dalla Sapienza – Università di Roma, dall’ I.N.G.V. e dalla Regione Lazio. In assenza di un Piano Comunale di Protezione Civile aggiornato e corretto nel testo e nella cartografia, credo sia necessario che la Popolazione sia informata puntualmente dalle Istituzioni preposte, coadiuvate da Esperti, sulla Microzonazione sismica di primo livello del Comune di Rieti realizzata dalla Sapienza-Università di Roma e dall’Enea ( in allegato lo stralcio della carta – http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?pg=13&vw=uas ) e sul PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI DISTRETTO IDROGRAFICO DELL’APPENNINO CENTRALE – Mappe del Rischio, redatto dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere in affiancamento con la Regione Lazio (Direttiva CE 60/2007 e D.Lgs. 49/2010), approvato in data 3 marzo 2016, che individua il rischio molto elevato R4 per la gran parte delle aree di alveo e golenali del f. Velino nel tratto urbano della Città di Rieti, in particolare in sponda destra, a monte e a valle del Ponte Romano, in corrispondenza di via San Francesco, Largo Fiordeponti e via della Verdura (Mappa del Rischio Alluvione Tavola 75 R, scala 1:10.000)”.