Combatteva il cancro con le cure alternative: ecco cosa è successo

Arturo Villa (Facebook)
Arturo Villa (Facebook)

Arturo Villa era l’uomo malato di cancro che aveva reso pubblica la sua battaglia contro il tumore combattuta con la medicina alternativa. Sul suo blog scriveva: “Mi chiamo Arturo Villa, ho una bella storia da raccontarvi, è la mia storia, la storia dei miei ultimi 3,5 anni di vita… Nel 2012 il tumore ha bussato alle porte di casa mia, toccava a me, era il mio turno. La resa dei conti che mi si presentava innanzi alla morte certa ed imminente non mi soddisfaceva, non morivo soddisfatto, non ero pronto.  Mi sono dato per morto e ho deciso di morire dignitosamente…ho puntato tutto sul mio sistema immunitario, sulla mia mente e la ricerca dell’amore oggi sono qui con voi, con i miei problemi e acciacchi vari me la cavo abbastanza bene gli ultimi tre anni sono stati bellissimi, hanno riempito la mia vita…Ho creato diversi media per diffondere quel che ho scoperto….prendete sempre tutto con le pinze, internet è fantastico, ti permette di raggiungere informazioni irraggiungibili per i comuni mortali, internet mi ha salvato ma in internet gira di tutto, dalla verità alla menzogna, dalla vera informazione alla disinformazione spacciata per informazione”. Adesso Arturo Villa è morto presso l’Hospice di Savignano sul Rubicone dove lui stesso aveva raccontato di essere stato ricoverato ormai dipendente dalla morfina. Molte persone che lo seguivano e credevano nella sua storia sono rimaste attonite anche per il velo di mistero che è stato creato intorno al suo decesso. Villa contava 17mila Like su Facebook e tantissimi seguaci su tutti i social. In uno degli ultimi post scriveva: “Sto per morire, devo accettarlo, dopo 4 anni sto perdendo la battaglia, è arrivata la mia fine non ho più speranze, mi dispiace per me, (dura da mandare giù), mi dispiace anche per voi, vi saluto amici, è stata una bella avventura, addio a tutti, sto per ricoverarmi nell’hospice, struttura che aiuta quelli come me a morire, peccato, 56 anni sono pochi, spero nella sorpresa dell’aldilà, ancora addio e grazie a tutti”. Il suo metodo di cura alternativo faceva molto discutere e consisteva nelle seguenti pratiche: clisteri al caffè, argilla ventilata, aglio limone e zenzero, melatonina, cibi non contaminati, energia della mente, cannabis, campi magnetici, solo cibi crudi, l’acqua Kangen (prodotta da una macchinetta di cui lui rivenditore) e i ceci Ashkar che fasciati sulla pelle provocano fistole e buchi da cui dovrebbe essere espulse le particelle cancerogene. 

F.B.