
A Romano, in provincia di Bergamo, martedì mattina intorno alle 11, un gruppo di 4 nordafricani si è introdotto furtivamente in un negozio di articoli sportivi. Dopo aver distratto il titolare se ne sono andati portandosi via il bottino di refurtiva consistente in due cappellini. Dopo mezz’ora si sono ripresentati altri 4 immigrati pensando forse di aver trovato una facile preda per i loro furti. Peccato non sapessero che il titolare del negozio è Enio Cometti, ex pugile professionista ed ex campione italiano di pesi mediomassimi. Alla seconda ondata di aspiranti ladri Cometti ha detto basta e li ha invitati ad uscire subito dal negozio. Una volta sull’uscio una passante lo ha avvertito che uno dei tre ragazzi immigrati era riuscito a rubare una scatola di scarpe. A quel punto l’ex pugile, classe 1951, non ci ha più visto e li ha inseguiti per la città fino in stazione. Sui binari la colluttazione. Cometti li ha apostrofati: “Proprio bravi a derubare un anziano”. E così uno di loro lo ha provocato: “Vieni qui a prendermi se hai il coraggio”. Lui non se l’è fatto ripetere due volte. Ecco come racconta la vicenda: “Ho attraversato i binari e l’ho affrontato, poi è finita come è finita” che tradotto vuol dire che uno di loro lo ha aggredito e lui ha risposto con due sinistri e un destro diretti al volto e allo stomaco mettendo il ladro provocatore al tappeto. Poi altri due hanno provato ad aggredirlo, ma anche loro sono stati rispediti al mittente. A quel punto capito l’andazzo è intervenuto un altro nordafricano che ha calmato la situazione. Cometti spiega: “Sono un uomo di 65 anni anche se con un passato da atleta, non sono un giovincello e in stazione mentre gli otto mi aggredivano mi sono dovuto difendere verbalmente anche da una ragazza di Romano che mi ha detto di lasciarli stare perché sono giovani e hanno fatto una bravata. Grazie alla bravata, l’ennesima nel mio negozio, sono costretto a chiudermi dentro, per evitare che la prossima volta quei giovani entrino armati a fare la bravata”.

F.B.