
Una giovane babysitter viene meno al suo dovere e ne paga le carissime conseguenze. Jacqueline Chiara Bjorndal, di 22 anni, aveva il compito di accudire Aubrie Alcott, piccola di soli 5 anni. La madre della bambina aveva chiesto espressamente alla ragazza di non permettere alla figlia di giocare nei pressi della piscina visto che, non essendo in grado di nuotare, poteva mettersi nei guai. Jacqueline, però, ha interpretato questa richiesta a modo suo: è stata ritrovata a fumare metanfetamina e marijuana, non badando minimamente alle azioni di Aubrie. La piccola, nel mentre, è uscita nel giardino per giocare con il suo animaletto e, probabilmente per sbaglio, è finita per cadere in acqua. La coinquilina della baby sitter ha ritrovato il corpo della bambina già esanime e, nonostante i soccorsi siano intervenuti tempestivamente, per Aubrie c’era poco da fare. La 22enne è stata arrestata, anche se ciò non è bastato a placare la rabbia e la tristezza della madre della bimba. “Mia figlia era vivace e allegra, conquistava tutte le persone che conosceva. Sono orgogliosa che dio mi abbia prestato uno dei suoi angeli”. Alla piccola è stata praticata sul posto la manovra di rianimazione, ma non c’è stato modo di farla riprendere. Probabilmente era già in acqua da diverso tempo ed i suoi polmoni erano pieni di acqua.