
Tiene banco la vicenda Ilva, con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che chiama a raccolta i cittadini: “Tutta la Puglia deve mobilitarsi al fianco dei tarantini per pretendere dal Governo ciò che loro spetta. Da anni la città subisce un inquinamento di Stato che ha spaventosamente aumentato ogni sorta di malattie. Occorre curare i malati e disinnescare la fonte di inquinamento. Due cose che passano entrambe, purtroppo, da decisioni del Governo centrale e non dall’autogoverno dei pugliesi. Il Governo può cambiare idea solo se ognuno di noi si impegnerà a sostenere questa battaglia”.
Oggetto della polemica sono cinquanta milioni per finanziare l’assunzione di medici, l’acquisto di attrezzature sanitarie, le riconversioni ospedaliere in deroga al decreto ministeriale 70, così da fronteggiare l’emergenza sanitaria: secondo uno studio condotto nell’ambito delle attività del Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia, insieme al Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio, alla Asl di Taranto, Arpa Puglia e di Ares Puglia, tra i bimbi di età compresa tra 0 e 14 anni e residenti a Taranto, “si sono osservati eccessi importanti per le patologie respiratorie: in particolare tra i bambini residenti al quartiere Tamburi si osserva un eccesso di ricoveri pari al 24%”; una percentuale che sale “al 26% tra i bambini residenti al quartiere Paolo VI”.
Si tratta della cifra promessa dal sottosegretario Claudio De Vincenti e dal ministro Beatrice Lorenzin e che però ora sparisce dai piani di palazzo Chigi, come ha spiegato il presidente della commissione bilancio Francesco Boccia. De Vincenti ha osservato: “Il governo è impegnato, da tempo, ad individuare soluzioni ai tanti problemi di Taranto. Il passaggio al Senato della legge di Bilancio consentirà di approfondire ulteriormente le modalità per far fronte alle criticità della sanità tarantina. E’ assolutamente squallido strumentalizzare la salute dei tarantini, in specie quella dei bambini, per coprire la più totale inadeguatezza del servizio sanitario pugliese”.
Non si fa attendere la replica di Boccia: “Sono sempre più sorpreso per la mutazione del professor De Vincenti. Sui numeri non ci sono interpretazioni ma solo certezze. E mi pare che il sottosegretario De Vincenti le abbia perse. Sulla presunta inadeguatezza del sistema sanitario pugliese gli consiglio, invece, di confrontarsi con la ministra Lorenzin che, solo qualche giorno fa, lo ha promosso dicendo esattamente il contrario. Ho la sensazione che un inspiegabile nervosismo abbia offuscato idee e comportamenti nella relazione con gli altri livelli istituzionali”.
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GM