Un tumore al viso lo condanna alla morte, poi il miracolo

tumore

Mike Koech, uomo di 35 anni, è riuscito finalmente a vincere la sua battaglia. Dopo numerose operazioni nel corso degli anni, il signore di origini keniane ha finalmente rimosso quasi del tutto il tumore che aveva invaso la sua faccia e che aveva una grandezza simile a quella della sua testa. Il tumore era così grande da portare problemi alla vista e la continua crescita avrebbe portato alla morte. Il chirurgo spagnolo Pedro Cavadas, di 51 anni, ha confessato che se non avesse operato l’uomo molto probabilmente il tumore lo avrebbe costretto ad una morte miserabile. Tutto è iniziato con una piccola cisti che ha iniziato a crescere durante gli anni e ad occupare un intero lato della faccia del signor Koech. Ad un tratto era diventato talmente grande da spingere naso e bocca verso un unico punto e a perdere l’occhio destro. I chirurghi keniani ed indiani hanno rinunciato all’operazione, quasi intimiditi dalla grandezza del tumore. Pedro Cavadas ha spiegato: “La grandezza ha spaventato i miei colleghi e in India ci sono buonissimi ospedali. Era al limite, l’unica alternativa all’operazione era la morte”.

Cavadas ha così portato il signor Koech alla clinica Manises a Valencia. Ora dopo una serie di operazioni avvenute nel 2011, 2013 e 2015, nell’ottobre di quest’anno il tumore è stato totalmente rimosso. Il team di chirurghi ha dovuto rimuovere una parte presente sull’occhio destro e una parte presente sulla mascella. Era proprio in quella zona che il tumore si rigenerava. Ora Koech, che ha perso entrambe le gambe in un incidente quando era bambino, è pronto a tornare a casa in Kenia per tornare a fare il tassista. Il dottor Cavadas ha chiarito: “Non potevamo rimuovere l’altro occhio, ma comunque prima dell’operazione ho deciso di fare un patto con lui. In caso di risultato negativo, ho promesso di prendermi cura della sua famiglia”. Chirurgo e paziente sono diventati così amici che la figlia neonata di Koech è stata chiamata Carmen come il nome della mamma di Cavadas. “Durante il ricovero, Mike ha avuto una bambina e mi ha confessato di volerle dare il mio nome. Mia madre era da poco morta e mi è sembrato scontato dare alla piccola il suo nome”.

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